Frosinone, evade esponente dei Belforte dal carcere di massima sicurezza
È evaso dal carcere di Frosinone Alessandro Menditti di Recale, in provincia di Caserta, componente del clan Belforte e detenuto per gravi reati.
Menditti si è reso protagonista di un’evasione senza precedenti, mentre un altro detenuto è stato bloccato dal personale della polizia penitenziaria. Lo rende noto Massimo Costantino, della Fns-Cisl, che riferisce come i due detenuti avrebbero fatto un buco nella parete della cella. “E’ da tempo – dice il sindacalista – che denunciamo proprio nel carcere di Frosinone la grave carenza di personale e il sovraffollamento di detenuti”.
Arrestato nel 2012 dalla squadra mobile di Caserta, l’erede della famiglia camorristica dei «macellai» deve scontare una pena fino al 2026. Insieme con il suo compagno di cella, Menditti ha tagliato le sbarre della cella e si è calato con le lenzuola. Bloccato, perché caduto da un’altezza di sette metri, il suo compagno di cella, un albanese ora ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale Spaziani. Pare abbia riportato una lesione alla spina dorsale.
Nelle tasche del giubbotto del fuggiasco gli agenti della polizia penitenziaria hanno trovato due telefoni cellulari. Anche l’evaso potrebbe essere rimasto ferito. Testimoni hanno notato una persona clauticante che cercava di dileguarsi nelle campagne circostanti il penitenziario di via Cerretto.
In tutto il basso Lazio è in corso la caccia all’uomo.
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