Alba Parietti: “Mai avuto un uomo molto ricco. Agnelli mi chiamava spesso”. L’opinionista si racconta da “IO e TE di Notte”, di Pierluigi Diaco su Raiuno
Alba Parietti: “Mai avuto un uomo molto ricco. Agnelli mi chiamava spesso, voleva sempre una cosa…”. Di seguito alcuni estratti dall’ intervista rilasciata dall’ opinionista ai microfoni di “IO e TE di Notte”, il programma condotto da Pierluigi Diaco su Raiuno nella seconda serata del sabato.
La sensazione che ho è che pur essendo naturalmente intelligente…, non hai bisogno che qualcuno te lo riconosca… è come se tu ti impegnassi da sempre a dimostrare di esserlo. Perché? C’è una sudditanza psicologica? Nei confronti di chi?
“Di mio padre e mia madre. Perché io avevo veramente delle montagne da scalare. Avevo un nonno genio che sapeva dipingere, fare delle sculture meravigliose, autodidatta. Una madre grande intellettuale, scrittrice, pittrice un padre che non ti permetteva l’ ignoranza. E io davanti a loro ero una pulce. Mi ricordo che una delle più grosse umiliazioni è stato un 3 in chimica. Mio padre era un chimico… Per lui lo studio era un dovere, un diritto e una scelta di libertà. E io mi sentivo quella che non era stata all’altezza”
Le donne che subiscono il fascino delle persone intelligenti, se questa cosa la respirano in famiglia, poi la vanno a cercare anche negli uomini che incontreranno nella loro vita. Ho la sensazione che la tua passione non sia animata dalla carne ma più dalla passione per l’ intelligenza altrui…
“Ho cercato sempre un uomo che potesse dominarmi sul piano intellettuale e l’ho anche trovato. Mi piace anche subire, tra virgolette e sotto un certo aspetto, da un uomo molto molto intelligente. Più passano gli anni più la sfida diventa alta, non tanto per intelligenza quanto per esperienza. Spesso gli uomini molto intelligenti, soprattutto i geni, quelli che ho avuto la fortuna di conoscere nella mia vita, sono anche dei narcisi pazzeschi”.
Lo sei anche tu però…
“A forza di frequentarli… io però ho una forma di narcisismo bonario. Li intercetto, ci riconosciamo e gli uomini con un forte narcisismo quasi sempre sono attratti da me: o vengo attratta da loro e ovviamente fingo di credergli”
Un’ altra cosa che ti attrae secondo me è il potere…
“Beh, insomma… Agnelli mi telefonava spesso, chiacchieravamo molto. Quando chiamava Agnelli, tu rimanevi a parlare con lui anche se stavi per prendere l’ aereo. Hai presente Agnelli che ti telefona a casa? Mi chiamava e io rimanevo con il telefono di stucco”.
Perché Agnelli voleva conversare con te?
“Perché era curiosissimo, di tutto. Gli interessava sapere soprattutto i pettegolezzi e si divertiva a capire quale potere esercitava. Devo dire però che non siamo mai andati oltre delle piacevoli telefonate. Io non ho mai avuto un uomo veramente di potere. Non mi sarebbe piaciuto essere la donna di un uomo di potere. Di un artista sì. Non ho mai avuto un partner veramente molto ricco. Sono attratta soltanto dall’ intelligenza e dal senso dell’ umorismo. Non sono mai stata l’ amante di un potente”.
E di una donna di potere?
“No, però sono stata affascinata da una donna di potere che credo fosse anche molto affascinata da me. Io sono la persona più curiosa del mondo soprattutto oggi che mi sono liberata dall’ idea del sesso. Nel senso che non è più una priorità, quindi non ho un problema morale nei confronti del sesso. Riesco ad amare le persone su un piano proprio intellettuale. E poi le più belle scopate si fanno con la testa, sempre!”
Ti sarebbe piaciuto nascere uomo?
“Mi sarebbe piaciuto essere uomo per essere come mio nonno, che è stato veramente un uomo straordinario: i suoi ideali erano così forti, un uomo che per la libertà poteva morire. Perché la libertà è l’ unico valore per cui si può morire. Io sono una donna libera a 58 anni, e quando la gente non mi rispetta e mi dice “Che lavoro fa?”, dovrebbe ricordarsi che una donna di 58 anni senza padrini, senza padroni, che alla fine non deve niente a nessuno, ha avuto tutto guadagnandoselo, va rispettata. Io sono riuscita a fare il lavoro più bello del mondo, chiamiamolo anche non lavoro”.
Tu di mestiere fai Alba Parietti, che è un mestiere, perché la televisione si nutre delle tue partecipazioni, dei tuoi racconti e anche del tuo talento. Ma essere Alba Parietti oggi, nel 2019, ti va ancora o ti sei stufata?
“No, non cambierei la mia vita con nessun’altra. Con tutti i miei anni non potrei uscire dal mio corpo. Da giovane ero una persona difficile, avevo una situazione difficile in casa, da gestire era dura, così come da raccontarla. Avevo uno zio a Collegno in ospedale psichiatrico e non ne potevi proprio parlare, era devastante perché arrivava una volta all’ anno a Natale, io non lo conoscevo per niente…”. Alba Parietti Agnelli
Hai mai sofferto di depressione?
“Ho avuto dei piccoli tratti depressivi ma in generale sono sempre stata una ragazza molto allegra come per altro era allegra mia madre nonostante la sua patologia che probabilmente era una forma di schizofrenia mai diagnosticata. Mio padre gestiva tutto, subendo, perché era difficilissimo vivere con quel tipo di persona in casa, con quella patologia, e non poterne parlare a nessuno”. Alba Parietti Agnelli
Il racconto sulla mamma è davvero toccante.
“Quando mia madre aveva questo tipo di crisi e spariva, andava via, scappava di casa, io e mio padre dovevamo andare a riprenderla. Improvvisamente questa donna, che sembrava la più splendida della terra per me, diventava un mostro, ma non lo potevo dire. Andavo a scuola e avevo dei comportamenti anomali, poi ero molto esibizionista, avevo bisogno di essere al centro dell’ attenzione, gli altri non lo capivano e mi prendevano in giro (…) io credo che quasi tutte le persone che poi hanno avuto grande successo siano stati bambini bullizzati, perché erano sicuramente diversi. Anche Vasco lo racconta in una sua canzone”. Alba Parietti Agnelli
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