Camila Raznovich racconta la sua infanzia alternativa
Camila Raznovich torna a parlare della sua infanzia particolare, a trecici anni dalla pubblicazione di ‘Lo rifarei”’ la conduttrice torna in libreria con una nuova prefazione al suo libro.
Lo rifarei è la storia della sua infanzia da due genitori figli dei fiori e seguaci di Osho, vissuta tra le comunità dell’India, L’Inghilterra e Milano. Nel 2006, anno di uscita del libro, la conduttrice del Kilimangiaro ed Il Borgo dei Borghi, aveva raccontato come molto felici gli anni da bambina. A 6 anni fumava i bidies (le sigarettine all’eucalipto) ed è cresciuta ascoltando Astor Piazzolla e Violeta Parra.
Un infanzia divertente che ora ritratta. Come riporta il settimanale F, Camila ha scritto una nuova prefazione per la ripubblicazione del suo libro e spiega. “Tredici anni fa ero giovane e quando si è giovani leggi tutto in maniera positiva. Il fatto di diventare madre (10 anni fa di Viola e 7 anni fa di Sole, ndr) ha cambiato radicalmente la percezione del mio passato. “Non lo rifarei” nasce da una nuova consapevolezza: non è una esperienza che farei fare alle mie figlie”.
La conduttrice, grazie all’analisi, ha inoltre capito di aver rimosso tanti episodi negativi della sua infanzia. Racconta un episodio in particolare. “I quattro mesi nella sperduta campagna inglese in un regime militare. Ero in quinta elementare e fui selezionata per questo esperimento che prevedeva che trecento bambini vivessero con nove adulti, questa era la proporzione. Nel libro lo raccontavo quasi divertita: con l’analisi ho capito di esserne stata fortemente traumatizzata tanto che uno dei miei compagni, da grande, mi ha raccontato che piangevo tutte le notti, l’avevo rimosso. Il sentimento più forte che ho provato era la paura“.
Aggiornamento: 15 maggio 2021:
Camila Raznovich ha annunciato su Instagram, di aver sposato l’imprenditore e manager francese Loic Fleury, postando una foto che la ritrae nei panni di sposa felice
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