1,7 milioni di italiani hanno dovuto restituire il bonus di 80 euro

Da quanto emerge dalle tabelle del ministero dell’Economia sulle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2016 e relative agli introiti dell’anno prima, più di 438mila italiani con redditi molto bassi hanno dovuto restituire allo Stato il bonus di 80 euro ricevuto nel 2015. Al momento di compilare la dichiarazione hanno scoperto di aver guadagnato meno di 7.500 euro, cioè troppo poco per averne diritto. Contando anche i contribuenti che hanno superato il tetto massimo dei 26mila euro, le persone a cui lo Stato ha chiesto indietro il bonus Irpef da 80 euro voluto dall’ex premier Matteo Renzi sono state 1,7 milioni.

Lo scorso anno, le cifre erano più basse perché relative al 2014, quando il bonus – concesso ai contribuenti che guadagnano tra gli 8mila e i 26mila euro – era stato in vigore solo per otto mesi. Avevano quindi dovuto ridarlo 1,4 milioni di persone tra cui 341mila incapienti, cioè appunto coloro che guadagnano talmente poco da non versare l’Irpef perché detrazioni e deduzioni superano l’ammontare dell’imposta che dovrebbero pagare.
Va ricordato che i soldi vanno restituiti in un’unica soluzione, perché il governo non ha mai tenuto fede all’impegno di concedere almeno la rateizzazione. Questo nonostante il ministro Pier Carlo Padoan, al culmine delle polemiche sulla beffa del bonus prima versato e poi chiesto indietro, avesse promesso: “Cercheremo modalità per alleviare la restituzione”.