Antonino Cannavacciuolo in un’intervista a Vanity Fair
Antonino Cannavacciuolo è in libreria con “Tutto il sapore che vuoi” una raccolta di 50 ricette vegetariane che lo chef racconta a Vanity Fair. Il libro rappresenta “un ritorno alle origini e il futuro dell’alimentazione”, ma sono anche segno della svolta che antonino ha dato alla sua vita.
Lo chef racconta. “È il sesto libro perciò era il momento di cambiare tema, e ho scelto di raccontare un mondo che amo e a me da sempre molto vicino: da una vita ascolto mia moglie che è vegetariana e la vedo mangiare felice, i miei nonni erano contadini e sono cresciuto in campagna, tanti piatti del menù di Villa Crespi sono vegetariani. Inoltre è una realtà in grande espansione dato che ormai 7 milioni di italiani sono vegetariani”.
La svolta per Antonino Cannavacciuolo è stata anche il cambiare stile di vita. “Sono dimagrito 25 chili in due anni mangiando tante verdure e facendo sport la mattina: parto con una camminata veloce e finisco con la corsetta. Ho anche allestito una piccola palestra in casa e mi alleno almeno 5 volte a settimana. Se non lo faccio perché sono fuori poi sento il bisogno di recuperare, perché questo nuovo stile di vita mi ha fatto rinascere. Ero arrivato a un peso esagerato, soffrivo di apnee notturne e di insonnia, di conseguenza ero molto stressato. Ora dormo otto ore di fila, sono sempre attivo e non mi arrabbio più come prima”.
La cucina vegetariana per lo chef non rappresenta una moda, ma un ritorno alle origini. “E’ una cucina che ci appartiene da molto più tempo di quanto pensiamo, perché prima di diventare mangiatori seriali di carne e pesce noi, specie al sud, mangiavamo verdure e legumi. A Villa Crespi abbiamo un menù vegetariano da anni che diamo a chi ce lo richiede, e ci sono tanti piatti che poi ho messo nel libro: per esempio uovo asparagi e bernese, il sedano rapa marinato con latte di capra, risotto burrata e scarola. In effetti potrei anche pensare di inserire questi piatti insieme agli altri del menù onnivoro considerato che ci sono sempre più vegetariani e vegani che lo richiedono”.
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