Giorgia Cardinaletti ha rilasciato una intervista ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’:
Da tre anni è la conduttrice della Domenica Sportiva su Raidue.
“Che ho fatto quando l’ho saputo? Ho organizzato una conference call condivisa, con i miei genitori e i miei fratelli, Michelangelo e Raffaello che stanno in Canada e a Perugia. Sentivo perplessità ed emozione. Certo, pure paura. Ancora oggi, ogni domenica sento una forte responsabilità”.
“Ho cominciato con Marco Franzelli. Anche a lui devo molto. Ero a Budapest a un Gran Premio quando arrivò la notizia della conduzione della Domenica Sportiva con Alessandro Antinelli. Poi arrivò il contratto a tempo indeterminato. Ma, sia chiaro, sono sempre redattore ordinario”.
Da due anni cammina da sola. In un programma che, nonostante novità e pay tv, ha ancora la sua sacralità.
“Non ero abituata a vedere tutte queste partite contemporaneamente. Ma ora lo faccio volentieri. Io ho sempre pensato a un unico concetto: la lealtà. Quella che devi ai telespettatori. E poi mi sono detta che devo essere sempre me stessa. Lo sono. Forse con un occhio in più alla moda. I vestiti per la DS li scelgo con la costumista. Adoro Etro”.
Sente l’invidia?
“Certo. C’è, inutile negarlo. La comprendo. Credo che tanti vorrebbero fare quel che faccio io. C’è più da parte delle donne”.
Com’è il passaggio da ragazza normale a bellezza della tv?
“Io continuo a vivere con la stessa semplicità di prima. Mi sento sempre un po’ una figlia della Califfa, il soprannome che mi affibbiò lo stesso Bevilacqua quando gli raccontai che i miei, al primo appuntamento, andarono a vedere proprio il suo film”.
Ha degli amici a Rai Sport?
“Con Marco Lollobrigida ho un ottimo rapporto”.
È fidanzata?
“Sì con Francesco, da due anni. Fa il giornalista-autore. È il mio rifugio, soprattutto lo stimo. Lo sentii parlare a Perugia al festival del giornalismo. Mi colpì. Venivo da una storia lunga che è finita. Ci siamo ritrovati ed è cominciata”.
Cosa gli cucina?
“Non è che cucini tanto… Più che altro mangio. Anzi un uomo può conquistarmi col cibo. Continuo ad adorare le lasagne di mamma. Le lasagne fanno tanto casa…”.
E lei ha un rapporto importante con i suoi genitori.
“Sì. Il viaggio che abbiamo fatto a New York noi cinque resta un ricordo indimenticabile. Ringrazio i miei perché mi hanno fatto viaggiare. Sono stata in Thailandia da piccola. E ogni anno mi concedo una vacanza in stile Thelma e Louise con mamma. La più bella in Oman”.
Col papà, invece, parla di musica…
“Lui colleziona colonne sonore. E io amo soprattutto quelle di film italiani. Quella del cuore è La Califfa di Ennio Morricone. Lo stile musicale preferito è quello di Armando Trovajoli, lo metterei in ogni momento della mia vita. Seguo con cuiriosità le novità della trap. Ma alla fine preferisco sempre Celentano, Battisti, Ivan Graziani, Tenco. De André, Mina e Dalla sono il podio assoluto, senza di loro avrei avuto una vita infinitamente più grama. Ma ho anche trascorso tutta l’adolescenza nel mito di Leonardo Di Caprio”.
Ha un idolo sportivo?
“Niki Lauda. Ha vissuto tante vite, la prima volta che l’ho intervistato mi sono commossa”.
Che idea si è fatta del mondo del calcio?
“Mi piace. È la pancia del Paese. Tra i calciatori c’è di tutto, non li vedo né angeli, né demoni, ma come dei professionisti che credono nei loro sogni. Rappresentano il sogno di tanti bambini”.
Le telefonate e i like sono aumentati?
“Sì, ma i complimenti arrivano per l’aspetto professionale”.
E se a maggio l’esperienza della DS dovesse finire?
“Io sono strafelice di condurla. Amo il rapporto con le persone. Ma se dovesse finire mi piacerebbe tornare all’attualità”.
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