Epifania, il pediatra: ecco la regola delle 3C per una calza perfetta:
L’Epifania è il giorno dei bambini e per questo motivo molti genitori in questi giorni sono alle prese con gli acquisti di dolci e caramelle da mettere nella calza. I colleghi di leggo.it, riportano i consigli del pediatra Italo Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, per confezionare non solo una buona calza, ma anche una perfetta atmosfera:
“«Basta seguire la regola delle 3 C: niente compiti delle vacanze nell’ultimo giorno di festa, no al carbone nella calza, ma sì al cioccolato. L’Epifania – spiega – è l’ultima delle feste di questo periodo, occasioni preziose per conoscere le proprie radici, coltivare le tradizioni familiari, sperimentare la magia e la gioia di sorprese golose. Se gli insegnanti avessero seguito le indicazioni del ministro Marco Bussetti, non ci troveremmo a doverlo ricordare. Ma a quanto pare non è stato così».
«I compiti sono stati assegnati, in alcuni casi non sono stati pochi, ma ormai – dice Farnetani, da anni fiero oppositore degli esercizi da fare nei giorni di pausa scolastica – il ritorno in classe è alle porte, dunque per chi è rimasto indietro suggerisco una bella giustificazione da mettere nella calza. Bambini e ragazzi recupereranno il lavoro a scuola, senza troppi problemi. È inutile bruciare l’ultima giornata di festa su libri e quaderni».
Via libera invece alla calza, di ogni tipo: «Quella industriale è esteticamente più godibile, forse, ma un pò massificata. Consiglio sempre di personalizzarla con qualche pensiero magari luccicante o rosso, che è il colore preferito dai bambini».
Quanto alle altre C, «il cioccolato nella calza sta benissimo, è ricco di grassi ‘buonì, un pò calorico ma i bambini non ne mangeranno troppo: dopo un pò infatti, come dicono loro, ‘stuccà. Inoltre l’Epifania è anche l’ultimo giorno di vacanza, per la dieta sana c’è tempo fino al giorno dopo – concede il pediatra – Il carbone invece è un’inutile aggiunta, che lascia l’amaro in bocca al bambino, anche se è di zucchero». Fino a che età preparare la calza? «Non c’è un limite: fino a otto anni i bambini credono alla Befana, poi arrivano i dubbi, infine scoprono il ruolo di mamma, papà e nonni. Ma è sempre bello – assicura Farnetani – sapere che i nostri cari hanno pensato a noi e ci hanno preparato una sorpresa, anche se piccola. Ecco perché dico che non devono esserci limiti di età per fare e ricevere la calza: i nonni, oltre ai nipotini, possono pensare anche ai propri figli», conclude Farnetani. «E sono sicuro che anche nonno e nonna gradirebbero trovarne una, da aprire e gustare in famiglia»”.
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