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Spettacolo

Elisa si racconta: “Ho sofferto molto per la mancanza di mio padre. Da piccola sono stata picchiata da due bulli…”

Ospite de “I Lunatici”, la cantante Elisa si racconta in una lunga intervista al programma radiofonico in onda su Rai Radio2:

La cantautrice Elisa ha parlato del suo rapporto con la popolarità:
“Nel mio paese mia mamma è più famosa di me. Ha fatto la parrucchiera per tanti anni, è amica di tutti, anche se ora è in pensione. C’è più gente che mi ferma per chiedermi di salutare mia madre che per parlare con me. Per il resto, bisogna trovare degli escamotage. Se vado al centro commerciale, magari con i bambini, non vado il sabato pomeriggio, ma in settimana e di mattina”.

Sul suo rapporto con la notte:
“Prima di avere i figli vivevo tantissimo di notte, per anni sono andata a dormire alle sei di mattina. Da piccola avevo paura del buio, ne ho avuta per anni. Ora è di notte che ho scritto tantissime canzoni. Quando io e Andrea ci siamo messi insieme, non avendo lui paura del buio ho imparato a non averne neanche io”.

Elisa racconta di quando, a 15 anni, partecipò al Karaoke, condotto da Fiorello:
“Fu un caso. Io facevo la parrucchiera. Una nostra cliente che cantava doveva andare a fare questo karaoke, che aveva messo tutti in fermento. Questa cliente era bravissima a cantare, doveva partecipare. Poi all’ultimo momento si è ammalata, le è venuto un febbrone con molto mal di gola. Per puro caso andai io, insieme a mia madre e a un mio amico. Fu una baraonda, ogni volta che rivedo quel video sorrido”.

“Cosa avrei fatto se non fossi riuscita a sfondare nel mondo della musica? Avrei voluto fare la fioraia. A casa mia ci sono tantissime piante e moltissimi fiori. Ho il pollice verde. Poi mi piace da sempre arredare gli interni. Ho disegnato la mia casa insieme agli architetti. Mi sarebbe piaciuto fare l’arredatrice. Adoro andare per mercatini e collezionare cose vecchie. Mobili, cartoline, vestiti”.

Sui tatuaggi:
“Mia madre mi accompagnò a tatuarmi quando avevo 15 anni. Credo molto nella natura, mi sono tatuata una rosa sul cuore. Da lì poi l’ho fatta crescere e ho proseguito. Ho tatuato i fiori di loto, che per me rappresentano la spiritualità. Poi ho tatuato l’edera, che rappresenta le insidie e le cose difficili della vita. E poi ho tatuato le foglie dell’albero della betulla, che è l’albero della luce e dell’infinito. E’ un unico tatuaggio che cresce. Non voglio averne altri. Se un giorno i miei figli mi chiederanno di accompagnarli a fare un tatuaggio, gli dirò di sì”.

Elisa ha dato un consiglio ai giovani che sognano di sfondare nel mondo della musica:
“Il talento è la base. La fortuna è un ingrediente che non guasta mai. Poi ci sono le cose che dipendono da noi. Bisogna avere un atteggiamento positivo, essere entusiasti, gentili, umili, possibilisti. Bisogna buttarsi nelle cose, cercare di prendere le occasioni, di non aspettare. Quando passa il treno bisogna farsi trovare. Ed è importante rimanere sé stessi. Non farsi cambiare, plasmare, condizionare dagli altri”.

Sul suo carattere:
“E’ difficile che mi arrabbi, ma quando capita divento un’altra persona. Sono molto protettiva, ho un’indole da maschiaccio, ho una doppia natura. Sembro e sono piccola e fragile, ma sono anche molto tosta. Sono cresciuta senza papà, sono abituata a cavarmela da sola, non chiedo niente a nessuno”.

Sul suo rapporto con il padre:
“Ho sofferto molto per la sua mancanza, mi ha cambiata, non mi ha lasciata indifferente. Ho avuto un padre, ma non ha vissuto mai con noi, non l’ho mai sentito presente nella mia vita, non ho contato su di lui, non gli ho chiesto mai nulla. Non ho avuto il padre per come lo intendiamo nel senso comune del termine. Ho sempre avuto ed ho una grande forza di reazione”.

Elisa ha raccontato di alcuni episodi di bullismo di cui è stata vittima quando andava a scuola:
“Alle elementari prendevo un sacco di botte da due gemellini, cattivissimi. Erano terribili. Mi davano calci negli stinchi. Ero la più bassa di tutta la scuola, tutti crescevano e io no. Questi due gemellini mi aspettavano nella vietta dove non c’era nessuno e mi davano un sacco di botte sugli stinchi, praticamente tutti i giorni. Arrivavo a casa in lacrime”.

Le preoccupazioni di Elisa per il futuro dei propri figli:
“Sento tante critiche verso i giovani di oggi, ma non sono per nulla d’accordo. Sono quelli che hanno più di 50 anni che devono cambiare idea su cosa siano i giovani e soprattutto devono dargli spazio. Il primo pensiero che mi preoccupa è l’ambiente e il surriscaldamento globale. Scrissi una canzone su questo tema già nel 1997. Mi auguro che si riesca ad agire su questo fronte. I governi devono far applicare delle leggi di massa. Nei centri commerciali d’estate fa freddo, d’inverno fa caldo, certe cose non devono più esistere. Bisogna salvaguardare l’ambiente in modo più rigido, più attento”.

“La trap? Mi piace tantissimo. Adoro Ghali e Sfera mi piace da sempre. Da quando ha fatto ‘Figli di papà’. Mi sono commossa ascoltandola. Ha citato uno spaccato di realtà, di verità”, ha concluso parlando della musica italiana ed i gusti delle nuove generazioni.

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