Fiume Sacco invaso dalla schiuma, rischi per la salute
E’ emergenza ambientale in Ciociaria, da giovedì le acque del fiume Sacco, per la quarta volta nel giro di un mese, sono state invase da una densa schiuma bianca. La zona interessata è quella compresa tra Ceccano e Castro dei Volsci.
I Carabinieri della forestale e l’Arpa sono intervenuti per i campionamenti che hanno evidenziato l’elevata presenza di tensioattivi, ossia detergenti, vernici o emulsionanti e per accertare le possibili conseguenze sulla salute pubblica. “Le immagini che arrivano dai cittadini non lasciano dubbi sulla portata sempre più grave di un disastro per l’ecosistema fluviale di tutto il basso Lazio – spiega Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – chiediamo una task-force delle forze dell’ordine per un’azione di controllo e repressione degli scarichi illegali e presidio del fiume visto che continuano a verificarsi questi fenomeni”.
I sindaci della zona puntano il dito contro aziende definite “criminali” che sversano nel fiume Sacco ed anche nel depuratore di Ceccano il quale, non potendo depurare queste sostanze nocive, le fa passare direttamente nelle acque del fiume. Il Fiume Sacco, oltre a ricevere affluenti come l’Alabro, si immette nel corso del Fiume Liri che poi arriva nel Garigliano, fiume che solca il confine tra Lazio e Campania e sfocia nel Mar Tirreno a Minturno: tutto ciò fa, del bacino idrografico Sacco-Liri-Garigliano, il secondo del Lazio sulle provincie di Roma, Frosinone e Latina, un territorio tutto potenzialmente interessato dai fattori inquinanti che arrivano dall’area della Valle delle Sacco.
Le gravi condizioni del fiume sono state denunciate anche dalla deputata di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni su Twitter.
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