Adolf Eichmann uno dei maggiori responsabili dell’Olocausto
Il destino dei quattro figli del mostro nazista Adolf Eichmann, il funzionario tedesco considerato uno dei maggiori responsabili dell’Olocausto, è stato rivelato dal Daily Mail. Come riporta Dagospia, a rivelare i dettagli di quella famiglia apparentemente normale è Carmen Bretín Lindemann, 61 anni, compagna per un lungo periodo di Horst, il secondogenito del mostro. Dei quattro figli, solo Ricardo prese le distanze dall’operato del padre, mentre Klaus, Horst e Dieter lo appoggiarono fin dopo la morte.
Carmen, che ha trascorso 13 anni con Horst, lo ha descritto come un “convinto nazista”, “Credeva che suo padre non avesse fatto nulla di male. A parte Ricardo, gli altri tre fratelli pensavano fosse innocente. Aveva detto ai figli che Hitler perseguitava gli ebrei perché progettavano di sterilizzare i tedeschi mettendo una sostanza chimica nell’acqua. Horst credeva fortemente che suo padre avesse fatto la cosa giusta. Per anni i tre ragazzi credettero che quell’uomo era uno zio. Solo dopo tempo rivelò loro che era il padre”.
Carmen ha detto di aver scoperto l’identità del padre nazista di Horst quando era incinta di sei mesi, “All’inizio è stato uno shock. Ma non ho incolpato Horst per non avermelo detto. Era una persona molto cauta. Quando è nata Veronica, abbiamo dato il mio cognome alla piccola: non potevamo sapere chi c’era intorno a noi. Dopo che Eichmann venne portato via, ci fu una crisi in famiglia. È stato un momento molto difficile quando era in prigione in Israele. La famiglia era preparata per la sua esecuzione. Sapevano tutti che sarebbe successo. Quando fu giustiziato, Klaus e Horst si arrabbiarono molto e iniziarono ad attaccare gli ebrei”.
Come molti criminali di guerra tedeschi, Eichmann fuggì e si stabilì in Argentina nel 1950. Cambiando il suo nome in Ricardo Klement, visse tranquillamente con sua moglie Veronika Liebl e i loro quattro figli in una casa senza pretese a Buenos Aires, dove lavorò nella locale fabbrica Mercedes prima di essere catturato e giustiziato. L’incredibile storia di come Eichmann venne ritrovato dal Mossad in una modesta casa in Argentina è stata trasformata in un film avvincente dal titolo “Operazione Finale” in onda su Netflix.
Durante il suo processo, Eichmann dichiarò che fu una “straordinaria soddisfazione” uccidere milioni di ebrei: mentre era in piedi davanti al patibolo pronto per la sua esecuzione nella prigione di “Ramla”, nel 1962, pronunciò le sue ultime parole: “Spero che tutti voi mi seguiate presto”.
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