Addio auricolari, arriva il cerotto ‘smart’:
Addio auricolari, le cuffiette protagoniste degli ultimi 30 anni si preparano ad andare in pensione. Arrivano i cerotti ‘smart’ che riproducono e registrano suoni e voci a fior di pelle, rimpiazzando così altoparlanti e microfoni. Descritti sulla rivista Science Advances, sono stati realizzati con nanomembrane trasparenti e flessibili nei laboratori del National Institute of Science and Technology di Ulsan, in Corea del Sud. In futuro potrebbero diventare ausili per i disabili, ma anche tecnologie indossabili per il riconoscimento vocale nello sblocco dei dispositivi come smartphone e computer.
Le membrane che rendono la pelle hi-tech sono più sottili di un tatuaggio temporaneo: contengono un minuscolo reticolo di fili d’argento, rivestiti da strati di polimeri, che risultano flessibili, trasparenti e capaci di condurre segnali acustici.
Nel caso del ‘cerotto’ altoparlante, il segnale audio elettrico che giunge dal lettore musicale fa sì che il reticolo si surriscaldi fino a 33 gradi: le variazioni della pressione nell’aria circostante vengono percepite dalle nostre orecchie come onde sonore. Il ‘cerotto’ microfono, invece, opera in modo opposto: converte le onde sonore prodotte dalla voce in segnali elettrici, che vengono convogliati allo smartphone o al computer per essere memorizzati ed eventualmente riprodotti.
Secondo quanto riferisce l’Ansa, il cerotto è in grado di registrare i suoni emessi dalla bocca, ma non solo: se applicato sulla gola, può riconoscere anche le parole dal movimento delle corde vocali percepito attraverso la pelle. I ricercatori lo hanno testato su quattro volontari come dispositivo di riconoscimento vocale per lo sblocco dello smartphone: il sistema ha azzeccato la voce del proprietario nel 98% dei casi.
Il prossimo obiettivo dei coreani è quello di migliorarne l’accuratezza nel distinguere le voci e nel riconoscere le parole. Anche il cerotto altoparlante potrebbe essere perfezionato aumentando il volume e migliorando la qualità del suono, al momento un po’ metallico. In vista di un possibile approdo sul mercato, sarà necessario anche trovare materiali alternativi e meno costosi per la produzione.
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