Vittorio Feltri e l’eredità, vi proponiamo il suo editoriale per Libero Quotidiano:
“Peggio dei figli ci sono soltanto gli eredi, alcuni dei quali aggrediscono (non fisicamente) la madre per sottrarle il patrimonio. Ieri il Corriere della Sera ha pubblicato la storia incredibile di una signora cui si attribuisce una ricchezza di circa cento milioni di euro, frutto della vendita dell’ azienda del defunto marito. Pare che la vecchietta non fosse in regola col fisco, ma il punto non è questo.
Se la donna deve pagare le tasse si affretti a farlo. Però il fatto che sia stato il figlio a denunciarla, dicendo che mamma non risiede a Londra, bensì a Milano, ci ha non poco stupito. Un gesto di giustizia è sempre apprezzabile, le parentele non c’entrano. Se tuttavia nasce il sospetto che lo scopo di incastrare la madre è quello di impossessarsi del suo bottino residuale, be’ la cosa non è edificante.
Le liti in famiglia si accendono spesso per motivi di interesse ed è questo che ci disgusta. E su cui vogliamo ragionare con pacatezza. Perché i genitori sono obbligati per legge a consegnare ai discendenti i propri beni sui quali per altro, per riceverli, è necessario pagare la tassa di successione? È una norma insensata. Io ho lavorato tutta la vita, ho accumulato un certo numero di milioni o di immobili, usando quattrini tassati alla fonte, e sono costretto, se crepo, a lasciare il bottino a coloro che ho generato, che saranno chiamati a versare un tributo cospicuo allo Stato.
Ma quante volte sulle stesse somme l’Agenzia delle entrate mi può prelevate un tot? Dove è l’ equità fiscale? Non solo. Spiegatemi quale sia la logica che mi impone di consegnare quanto ho guadagnato con le mie forze, in una intera esistenza, ai figli in base a percentuali stabilite dal codice. È un obbrobrio.
Sarò padrone di donare ciò che ho risparmiato a chi cacchio desidero e non a quelli che ho messo al mondo, li ho mantenuti fino alla maggiore età, fatti studiare e attrezzati ad arrangiarsi per campare decentemente? No, le regole me lo impediscono. È assurdo e non c’ è anima in Parlamento che si decida a riformare disposizioni tanto grottesche.
Praticamente se metti al mondo un marmocchio non basta che tu non gli faccia mancare niente per anni e anni, spendendo cifre mostruose, sei altresì tenuto a garantirgli un lascito. E, se non ti garba, questi fa un esposto e ti saccheggia perfino quando sei nella tomba. Il motto è: rispetta anche le leggi idiote. Nessuno osa cambiarle”.
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