I corvi sanno riprodurre gli oggetti a memoria:
L’esperimento è stato condotto per testare le capacità cognitive dei corvi. La psicologa Sarah Jelbert, dell’università di Cambridge, ha realizzato ad hoc una sorta di distributore automatico di bocconcini di carne. Una scatolina di legno, dentro cui andavano inseriti, come moneta di scambio, dei pezzi di carta di determinate dimensioni per ottenere in cambio della carne. Prima i ricercatori hanno insegnato agli uccelli il suo funzionamento, mettendo in gabbia i “soldi” di misura adeguata. Poi hanno sostituito questi ultimi con un unico grande foglio che non entrava nella macchina.
I corvi adulti a questo punto sono riusciti a strapparlo con il becco fino a ricreare i pezzi in grado di entrare nel distributore automatico e avere l’agognata ricompensa. Emma, la cornacchia più dotata, ha fatto delle modifiche che più somigliavano agli oggetti originali e li ha resi persino uniformi. “I corvi sono stati capaci di riprodurre il design dell’utensile senza avere l’opportunità di osservare alcun modello di riferimento nel momento in cui l’hanno costruito da zero”, ha spiegato Alex Taylor, uno degli autori dell’analisi, all’Associated France Press. È senz’altro un “modello mentale dell’oggetto, disegnato nella loro mente” è l’unico modo in cui possono esserci riusciti.
Invece, non sembra aver contato l’imitazione che per l’essere umano ha importanza fondamentale. Ma ciò non vuol dire che una cultura della costruzione di utensili non venga tramandata, e migliorata, di generazione in generazione. Anzi, questa forma di apprendimento permette a un corvo di osservare gli strumenti messi a punto da un proprio simile, ad esempio un parente, memorizzarne le caratteristiche, e infine riprodurle. Un meccanismo analogo a quello che si verifica, quando i giovani uccelli imparano le canzoni ascoltando le melodie dei più anziani e poi adattando le loro vocalizzazioni fino a riprodurle alla perfezione.
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