Gelataia si rifiuta di servire Salvini perché “razzista”:
“Io non servo i razzisti”. Così una ragazza, che lavorava in prova in una gelateria di Milano, si sarebbe rifiutata di servire un gelato a Matteo Salvini. La donna avrebbe poi lasciato il lavoro dopo una discussione avuta con la titolare. Durante l’episodio, avvenuto martedì in un locale di piazzale Siena, non c’è stato però nessun gesto rivolto al leader leghista, che ha potuto mangiare il suo gelato servito da un altro dipendente.
Nei giorni a seguire una donna, qualificatasi come la madre della giovane, ha accusato Salvini di aver chiesto il licenziamento della figlia. I titolari della gelateria hanno poi smentito l’ipotesi con un post su Facebook: “Durante la discussione si è tolta la divisa e se n’è andata abbandonando il posto di lavoro a metà turno esclamando cose che poco hanno a che vedere con il nostro lavoro. Inoltre non c’è stato nessun licenziamento. Da noi può essere servito chiunque con qualunque ideologia politica o culturale e quando la cosa è stata fatta notare alla signorina, lei se n’e’ andata lasciando i suoi colleghi e il posto di lavoro”. Si legge nel post.
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