Calo dell’elettricità in tutta Europa:
Da inizio gennaio tutti gli orologi e le sveglie collegate alla rete elettrica (compresi, ad esempio, quelli dei forni microonde e dei forni), hanno perso sei minuti. Cioè sono indietro rispetto all’ora reale. In tutta Europa. L’Entsoe, l’organismo europeo che rappresenta e raccoglie gli operatori delle reti elettriche di 25 Paesi tra cui l’Italia, ha spiegato che la frequenza media dell’elettricità sulle reti di questi Paesi sia di 50 Hertz; e come questo valore che tutti noi (o quasi) riteniamo stabile sia in realtà medio.
Alcune settimane fa, e per diversi giorni, il Kosovo non ha generato l’elettricità necessaria e la Serbia, che per legge è tenuta a compensare eventuali ammanchi del Kosovo, non lo ha fatto a causa delle continue tensioni e ripicche che da decenni dividono i due Paesi. Così, cè stato un calo della frequenza media dell’elettricità in tutti i Paesi dell’Entsoe che ha provocato, tra l’altro, problemi al funzionamento degli orologi, che hanno di fatto “rallentato”.
La deviazione, intanto, è stata fermata martedì, secondo quanto rivelato alla Bbc dalla portavoce dell’Entsoe Susanne Nies. Che sottolinea comunque come occorre che nel sistema venga riversata energia in eccesso, per poter ritrovare l’equilibrio perduto. La domanda fondamentale, però, è una: che fare, ora, con i nostri orologi in ritardo? Le opzioni sono due: o li si porta manualmente avanti di 6 minuti (ma occorrerà poi ricordarsi di riportarli indietro, una volta che la frequenza del sistema sarà risistemata); oppure li si lascia correre in ritardo ora (e per un tempo ancora difficile da valutare: “occorreranno alcune settimane per tornare alla normalità”, conclude l’Entsoe, perché gli orologi recupereranno il tempo perduto non appena il sistema tornerà in equilibrio.
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