Spara e uccide il marito dopo il divorzio in tribunale: l’omicidio davanti al palazzo di giustizia. Una donna di 49 anni spara e uccide il marito dopo il divorzio in tribunale. È successo martedì 17 dicembre a Poplarville, nello Stato americano del Mississippi. Tanya Saucier, questo il nome della donna, ha ucciso il suo ex marito, James Ray Saucier, poco dopo aver finalizzato il divorzio.
L’omicidio è avvenuto davanti al Lenoir Rowell Criminal Justice Center, in pieno giorno. Secondo le autorità, la donna avrebbe atteso l’uomo in macchina e, non appena lui è uscito dal tribunale, gli avrebbe sparato più volte utilizzando una pistola calibro 9 mm. La coppia aveva avuto una relazione turbolenta, tanto che era stato necessario organizzare le udienze di divorzio separate per evitare conflitti diretti. L’incontro finale per formalizzare la separazione era stato organizzato all’ultimo momento.
Subito dopo la sparatoria, la donna è stata arrestata sul posto e accusata di omicidio. Come riporta il sito Law&Crime.Com, l”avvocato della donna ha definito il gesto ingiustificabile, esprimendo sgomento per quanto accaduto, mentre l’avvocato dell’uomo ha descritto l’episodio come uno sviluppo tragico e del tutto inaspettato.
Allarme sicurezza nei tribunali
L’accaduto ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei tribunali del Mississippi, che secondo esperti e rappresentanti legali presenta numerose lacune. Le autorità locali hanno riconosciuto la necessità di rafforzare le misure di sicurezza, spiegando che sono già stati previsti fondi federali per questo scopo, anche se i dettagli sull’implementazione non sono chiari.
La tragedia ha lasciato sotto shock entrambe le famiglie. Parenti e amici dell’uomo hanno espresso dolore e rabbia per la perdita, ricordandolo come un padre e un nonno di sette nipoti. Sebbene fosse noto che la coppia avesse avuto problemi, nessuno avrebbe mai immaginato che la situazione sarebbe degenerata in modo così drammatico.
Documenti giudiziari mostrano che l’uomo era stato precedentemente accusato di violenza domestica, ma il suo avvocato ha sostenuto che fosse lui la vittima delle aggressioni della donna. Indipendentemente dalle controversie passate, il gesto della donna è stato condannato da tutte le parti coinvolte. È stato sottolineato che, nonostante le difficoltà, non esiste giustificazione per farsi giustizia da soli, specialmente con un atto così violento e pubblico.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui
Leggi anche:
Usano cacca di pipistrello come fertilizzante per la cannabis: due uomini morti per infezione fungina
Aggiungi Commento