Alba Parietti: “Insultata e minacciata, ho denunciato ed ora voglio avvisare tutti su cosa farò con gli hater”. Alba Parietti insultata e minacciata, la conduttrice piemontese, 63 anni, annuncia di aver denunciato un hater e che intende continuare a querelare gli hater. Lo fa attraverso una intervista rilasciata a ‘Il Corriere della Sera’, dove racconta di essere stata ripetutamente bersaglio di un hater sui social media.
L’odiatore, un uomo di 55 anni residente a Chieti, è stato identificato dalla polizia che gli ha sequestrato il cellulare. La conduttrice, determinata a non ignorare il problema, ha spiegato l’accaduto. «Tra i numerosi hater ce n’era uno che scriveva frasi molto gravi, insulti violenti, sessisti, umilianti», ha detto.
Le offese, pubblicate su Facebook, avevano superato ogni limite, come quando una delle frasi offensive era apparsa sotto un post in cui Parietti ricordava un ragazzo morto in un incidente. «In questo contesto di dolore, lui vomitava nefandezze», ha sottolineato, citando messaggi come: “Il Macellaio ti aspetta grandissima tr…” o “Sparati tr.. col tumore”.
Il profilo dell’hater si è rivelato essere un fake. L’uomo aveva persino scritto di vivere vicino a lei, dettaglio che l’ha profondamente turbata. «L’idea che vivesse vicino a me mi ha turbato. A questo punto, invece che ignorare, ho denunciato. Non è giusto passare sopra. Così si accredita un linguaggio terrificante». Parietti ha spiegato di aver voluto lanciare anche un messaggio più ampio: «Parliamo sempre di bullismo da parte dei ragazzi che guardano noi adulti. Li facciamo vivere nell’immondizia dei social e non possiamo far loro pensare che si possa deliberatamente insultare qualcuno».
Alba Parietti insultata e minacciata annuncia querele
Sebbene consapevole che i social siano spesso un luogo senza regole, Parietti ha denunciato anche questa disparità di trattamento: «Se io pubblico un seno, mi viene bloccata la pagina; se uno mi scrive “sparati col tumore” non succede nulla. Qualcosa non funziona». Così, con il supporto della sua avvocata Anna Zottoli, ha depositato la querela l’11 ottobre, iniziando con questo caso ma lasciando intendere che ci siano «altri in lista d’attesa».
La notizia dell’identificazione dell’hater è arrivata grazie a Luca Telese, che l’ha informata del lavoro della procura di Chieti. «I poliziotti della Mobile di Chieti si sono presentati a casa sua e gli hanno sequestrato il cellulare. Mi ha fatto davvero molto piacere». Parietti ha voluto anche evidenziare l’efficienza delle forze dell’ordine: «Magari un po’ più di attenzione, quando c’è di mezzo una persona famosa, può anche esserci, ma le procure sono molto attente. Vorrei che questo episodio creasse un precedente. Bisogna sempre denunciare e avere fiducia».
L’hater si sarebbe difeso minimizzando il tutto, sostenendo che si trattasse di divergenze politiche e che non fosse accaduto nulla di grave. Parietti, però, ha ribattuto con fermezza sul rischio di sottovalutare il fenomeno: «Purtroppo è così. Vorrei dare un consiglio allo Stato: si danno multe salate ai cittadini per sosta vietata, cominciamo a darle anche a chi insulta sui social. E poi decidiamo che se vìoli la legge sul web, non puoi più accedere a nessun social. Educhiamo alla civiltà».
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