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Ozpetek: “Diamanti? Titolo ispirato da Mina. Vi spiego perché 18 donne. È stata mia madre a insegnarmi il gusto della convivialità”

Ozpetek: “Diamanti? Titolo ispirato da Mina. Vi spiego perché 18 donne. È stata mia madre a insegnarmi il gusto della convivialità”. Ferzan Ozpetek su Diamanti, il regista turco con cittadinanza italiana, 65 anni, parla del suo nuovo film. E sorridendo, racconta: «Quando ho annunciato che avrei girato un film con 18 attrici, in molti si sono sentiti in dovere di dirmi “auguri”», ma tutto è filato liscio.

Nonostante le lunghe serate passate ad ascoltare vocali, sul set si è creata un’armonia tale che il regista ora pensa di raccontare in futuro un’altra storia tutta al femminile. Presentando ‘Diamanti’ all’anteprima stampa, accolto con entusiasmo, Ozpetek non nasconde l’emozione.

Il film, attesissimo dal pubblico e dagli esercenti, uscirà nelle sale il 19 dicembre e si avvale di un cast stellare che include, tra le altre, Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Mara Venier (di ritorno al cinema dopo 30 anni), Elena Sofia Ricci, Aurora Giovinazzo, Anna Ferzetti, Geppi Cucciari, Kasia Smutniak, Vanessa Scalera, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Lunetta Savino, Paola Minaccioni, Carla Signoris e Milena Vukotic.

Tra emozioni, colpi di scena, sorrisi, lacrime e una combinazione di mélo e commedia, il film riflette l’inconfondibile stile di Ozpetek. Ambientato 50 anni fa, è un omaggio alle donne, che il regista definisce «la colonna della vita», sottolineando che «ispirano anche il lato femminile degli uomini a cui, non datemi del razzista, sono superiori».

La solidarietà femminile

Con ‘Diamanti’, il regista celebra la solidarietà femminile e il cinema di una volta, fatto di artigiani attenti ai dettagli: «Proprio come quelli della famosa sartoria Tirelli che ho frequentato quando facevo l’aiuto regista. E dove ho imparato l’attenzione al particolare che ancora oggi mi ossessiona», spiega.

Il titolo del film è ispirato a un suggerimento di Mina, grande amica del regista: «Mi ha ricordato che un diamante resiste a tutto, proprio come le donne». Ozpetek rende omaggio alla celebre cantante inserendo due sue canzoni e uno spezzone del varietà televisivo ‘Milleluci’.

Nel film, i personaggi maschili sono pochi e, in molti casi, marginali o negativi: tra questi, il regista arrogante interpretato da Stefano Accorsi, l’obbediente segretario Edoardo Purgatori, il marito violento Vinicio Marchioni e Luca Barbarossa, alla sua prima apparizione da attore, nel ruolo del compagno di Jasmine Trinca.

La trama

La storia è ambientata nel 1974, in un atelier gestito dalle sorelle Ranieri e Trinca, dove si realizzano i sontuosi costumi di grandi produzioni cinematografiche. Le sarte, unite da complicità e solidarietà, lavorano senza sosta sotto la guida della costumista da Oscar Vanessa Scalera, ispirata alla pluripremiata Milena Canonero, per soddisfare le richieste del perfezionista regista Accorsi.

Immancabili sono le tavolate, elemento ricorrente nei film di Ozpetek: «A casa nostra, in Turchia, erano sempre apparecchiati tre tavoli. È stata mia madre a insegnarmi il gusto della convivialità».

Per Ozpetek, ‘Diamanti’ rappresenta un punto di svolta: «Mi ha dato la voglia di continuare ad esplorare l’universo femminile». Nel film, il regista appare in prima persona mentre legge il copione insieme alle interpreti. La pellicola è dedicata a Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti, figure iconiche che Ozpetek ammira profondamente: «Spero che nell’aldilà possa finalmente lavorare con tutte e tre».

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