Bimbo di due anni uccide la mamma a colpi di pistola: stava giocando con l’arma lasciata in camera da letto

Bimbo di due anni uccide la mamma a colpi di pistola: stava giocando con l’arma lasciata in camera da letto. Un bimbo di due anni uccide la mamma a colpi di pistola. Il bambino ha trovato l’arma del fidanzato della madre, che era stata “negligentemente” conservata nella loro camera da letto. Il fidanzatodella vittima, un ragazzo,diciottenne, è ora accusato di reato per la negligenza che ha portato al decesso della vittima.

È successo a Fresno, nello Stato americano della California. La sorella della vittima ha dichiarato che la negligenza e l’irresponsabilità del fidanzato hanno portato alla morte della sorella, una madre di due figli di 22 anni. La vittima è stata uccisa in casa sua, nel complesso Butterfly Grove Apartments. La polizia ha affermato che il fidanzato ha conservato la pistola in un luogo accessibile ai bambini, permettendo al figlio della vittima di trovarla e sparare accidentalmente alla madre.

Il fidanzato è stato arrestato per reati gravi di messa in pericolo di minori e di deposito negligente di armi da fuoco, ma è stato rilasciato su cauzione. Gli investigatori stanno ancora indagando sulle circostanze della sparatoria, ma credono che il bambino abbia premuto il grilletto accidentalmente.

L’appello della polizia

Un tenente della polizia di Fresno ha sottolineato l’importanza di conservare correttamente le armi da fuoco per evitare che i bambini vi abbiano accesso. Ha spiegato che la pistola KelTec da 9 mm utilizzata nella sparatoria non ha dispositivi di sicurezza esterni e richiede una pressione sul grilletto che un bambino piccolo potrebbe esercitare.

La famiglia della vittima ha avviato una campagna GoFundMe per coprire le spese del funerale. La sorella ha descritto la vittima come una madre amorevole che avrebbe dovuto avere l’opportunità di vivere una vita lunga e felice con i suoi figli. Ha espresso il dolore della famiglia per la perdita e ha criticato la negligenza del fidanzato, affermando che la vittima non meritava questa tragica fine.

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