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Cronaca

Detenuta rimane incinta mentre è in carcere: “Sperma ricevuto dal condotto dell’aria”

Detenuta rimane incinta mentre è in carcere: “Sperma ricevuto dal condotto dell’aria”. Una detenuta rimane incinta mentre è in carcere e sostiene di aver ricevuto lo sperma dal suo fidanzato, anch’esso recluto nello stesso penitenziario, attraverso il condotto di areazione. Daisy Link, questo il nome della protagonista drlla vicenda, 29 anni, ha raccontato di essere rimasta incinta di un altro detenuto, Joan Depaz, 24 anni, senza mai incontrarlo fisicamente.

La 29enne è detenuta presso il Turner Guilford Knight Correctional Center di West Miami-Dade dal 2022 per omicidio di secondo grado. Anche l’uomo è accusato di omicidio. I due hanno iniziato a comunicare attraverso le prese d’aria delle loro celle, sviluppando una relazione emotiva e un piano insolito per avere un figlio.

Secondo il loro racconto, i due usavano le prese d’aria per far passare materiali da una cella all’altra. Depaz ha riferito di aver ideato un sistema per trasferire il proprio sperma a Link, ispirandosi a quanto appreso da un amico. Ogni giorno, per circa un mese, inviava il materiale in un pezzo di plastica tramite una linea creata con materiale da lettiera. Link raccoglieva il tutto e lo inseriva utilizzando applicatori per infezioni vaginali.

Incinta senza mai aver toccato il compagno

Nonostante non si siano mai toccati fisicamente, Link è rimasta incinta. Depaz ha scherzosamente paragonato la situazione a quella della Vergine Maria. Un test di paternità ha confermato che Depaz è effettivamente il padre del bambino. Sebbene la madre di Link dubiti della veridicità della storia, il dottor Fernando Akerman, esperto del Fertility Center di Miami, ha dichiarato che, per quanto improbabile, un concepimento in queste condizioni è possibile, stimando una probabilità inferiore al 5%.

Il bambino, nato il 19 giugno, vive ora con la madre di Depaz, mentre i genitori, detenuti in carceri separate, possono vedere la figlia solo tramite visite virtuali. Nel frattempo, il carcere ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze della gravidanza, precisando che al momento non risultano segnalazioni di violenza sessuale. Il direttore del centro ha sottolineato che la sicurezza e il benessere dei detenuti restano una priorità assoluta.

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