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Uccide i suoi due figli e dà la colpa a Facebook: “Sono stata manipolata”

Uccide i suoi due figli e dà la colpa a Facebook: “Sono stata manipolata”. Una donna di 33 anni uccide i suoi due figli e dà la colpa a Facebook sostenendo di essere stata manipolata. È successo l’8 novembre del 2023 a Jayden nello Stato americano del Kentucky. Tiffanie Lucas, questo il nome della duplice omicida, è stata condannata a due ergastoli per aver ucciso i suoi due figli, Maurice “Peanut” Baker Jr. di 6 anni e Jayden Howard di 9 anni, sparando loro alla testa nella loro casa.

Durante il processo ha sostenuto di essere stata manipolata tramite Facebook e Internet nel compiere il crimine. La sentenza è stata emessa dal giudice Rodney D. Burress, che ha definito gli omicidi un atto di orrore inimmaginabile per i bambini.

I familiari delle vittime hanno testimoniato in tribunale, condividendo il dolore e l’impatto devastante della tragedia. Maurice Baker Sr., padre di Maurice Jr., ha raccontato le difficoltà nel vedere il figlio e ha espresso il suo disprezzo verso la donna. Regina Rowan, nonna di Jayden, ha espresso il suo cuore spezzato e il desiderio che Lucas soffra come lei sta soffrendo.

Al giudice ha detto che si è trattato di un incidente

Durante il processo, la difesa ha cercato di evidenziare il declino mentale della 33enne, mostrando un video registrato il giorno prima degli omicidi. Il filmato mostra la donna che chiede aiuto e lamenta la mancanza di una rete di supporto. Tuttavia, il giudice ha sottolineato l’orrore che i bambini devono aver vissuto nel vedere la madre con una pistola e nel subire la violenza.

La 33enne è stata arrestata quando i vicini hanno scoperto i corpi dei bambini e hanno chiamato la polizia dopo averla trovata nel loro vialetto. Al giudice ha detto che si è trattato di un incidente, ribadendo di essere stata manipolata. Nonostante la possibilità di libertà vigilata dopo 20 anni, i pubblici ministeri ritengono improbabile un suo rilascio anticipato.

Durante l’interrogatorio, la donna avrebbe ammesso la gravità della situazione, dichiarandosi “stupida” e affermando di non aver agito di sua volontà. Il caso ha lasciato un’intera comunità scioccata e segnato profondamente le famiglie coinvolte.

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