Ladro ferito dalla polizia dopo un furto fa causa: 480mila euro di indennizzo e agente condannato. Un ladro ferito dalla polizia dopo un furto fa causa chiedendo un risarcimento e vince un indennizzo di 480mila euro, ma la battaglia legale non è ancora finita. I fatti risalgono al 2013, quando il malvivente, mentre tentava di fuggire in auto dopo un furto, venne ferito da un colpo di pistola sparato da un agente.
Undici anni dopo, il caso è ancora discusso nelle aule di giustizia per gli strascichi civili. Ora è al vaglio dei giudici della Corte d’Appello: il ferito ha chiesto un risarcimento e in primo grado gli sono stati riconosciuti 480mila euro, ma la somma non è stata ancora versata. La battaglia legale per l’indennizzo, come riporta ‘Il Corriere della Sera’, segue un processo penale conclusosi con l’accertamento della responsabilità dell’agente. Nel 2018, in appello, il poliziotto è stato condannato a sei mesi con la condizionale.
La sentenza stabilì anche una provvisionale di 50 mila euro come acconto sul risarcimento complessivo da richiedere in sede civile, già pagata otto anni fa. Successivamente, la causa civile è stata avviata a Roma, ma il tribunale capitolino ha dichiarato la propria incompetenza territoriale, rinviando la vertenza ad altro distretto.
«Bisogna chiedersi se questo atteggiamento di chiusura sia conveniente»
«Sono undici anni che proponiamo alle controparti una transazione, finora senza esito. Bisogna chiedersi se questo atteggiamento di chiusura sia conveniente per lo Stato o se, al contrario, non comporti un onere ulteriore», le parole del legale dell’uomo rimasto ferito, riportate da CorSera.
Ora, il giudice istruttore torinese Francesco Eugenio Rizzi ha formalmente invitato le parti a trovare un accordo e a «coltivare il tentativo di conciliazione», aggiornando la causa a gennaio. L’uomo, anche lui condannato in sede penale, ha un’invalidità dell’80% a causa del ferimento. Secondo i suoi legali cammina con enormi difficoltà e solo con l’aiuto di stecche che gli serrano le gambe.
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