Usa, boom di casi di Scromiting: cos’è la sindrome Iperemetica da Cannabinoidi. Negli Stati Uniti si registra un boom di casi di Scromiting, che colpisce i consumatori abituali di cannabis portando sintomi come il vomito, una condizione potenzialmente devastante. Lo “scromiting”, chiamato così perché i malati “urlano e vomitano” mentre cercano assistenza medica in preda all’agonia, sta diventando una situazione fin troppo comune.
Nota in ambito medico come sindrome Iperemetica da Cannabinoidi, la condizione non è ancora del tutto compresa, ma può causare convulsioni, insufficienza renale e persino rivelarsi fatale. Gli esperti ritengono che i sintomi si manifestino dopo che le persone hanno consumato grandi quantità di marijuana per un lungo periodo di tempo, circa un decennio.
Un medico ha detto che ora questa condizione è considerata una diagnosi “di routine” perché è diventata comune. Un altro ha detto che la vedono “ogni settimana, se non ogni giorno”. I sostenitori della marijuana spesso affermano che si tratta di una droga sicura perché è “naturale”. Tuttavia, gli scienziati ipotizzano che il principio attivo della cannabis, il THC, inneschi la risposta di lotta o fuga dell’organismo, aumentando la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
Secondo un’inchiesta del New York Times i medici riscontrano sempre più casi di sindrome Iperemetica da Cannabinoidi e che ormai è un problema comune. I sintomi dello Scromiting includono vomito ripetuto, conati di vomito e intenso dolore addominale. Un medico dell’Ohio ha descritto questi pazienti come se “si contorcessero dal dolore”.
I sintomi
Un aspetto rivelatore di questa condizione è il modo in cui l’acqua calda spesso allevia i sintomi. Ironia della sorte, questo può causare lesioni, poiché chi ne soffre trascorre ore in bagni o docce bollenti nel tentativo di lenire i sintomi, arrivando a ustionarsi. Un effetto simile è stato osservato utilizzando creme medicinali a base di capsaicina, una sostanza presente nei peperoncini.
Quanto duri o impieghi a svilupparsi la sindrome Iperemetica da Cannabinoidi, e perché colpisca alcune persone e non altre, è ancora oggetto di studio, ma i primi sintomi possono durare anni. Successivamente, può progredire fino alla fase di “scromiting” che può durare giorni prima di svanire, ma può tornare. L’unico modo noto per impedirne il ritorno è smettere di usare prodotti a base di cannabis.
Gli esperti non sono certi della causa scatenante della condizione, ma è stata spesso riscontrata in adulti che hanno fatto uso di marijuana fin dall’adolescenza. Le teorie sostengono che un’esposizione prolungata alla cannabis sovrastimuli alcuni recettori dell’organismo, destabilizzando il riflesso del vomito. Anche la crescente potenza dei prodotti a base di cannabis è stata indicata come possibile fattore che spiega l’aumento dei casi.
Tuttavia, i medici non hanno ben chiaro quanti siano esattamente i malati di CHS, ma si è osservato un aumento dei casi negli Stati in cui la cannabis è stata legalizzata. Alcuni malati non rivelano il loro consumo di droga quando cercano aiuto. Tuttavia, si sa che almeno otto persone sono morte negli Stati Uniti a causa di complicazioni della sindrome Iperemetica da Cannabinoidi da quando è stata identificata per la prima volta nel 2004. A giugno, un consumatore abituale di marijuana è morto dopo che la malattia gli ha causato un disturbo del ritmo cardiaco fatale.
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