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Punto da una zanzara mentre pota i cespugli: Ric muore a 49 anni dopo una lunga agonia

Punto da una zanzara mentre pota i cespugli: Ric muore a 49 anni dopo una lunga agonia. Un uomo di 49 anni viene punto da una zanzara mentre pota i cespugli e muore a dopo una lunga agonia durata ben 5 anni. Richard Pawulski, questo il nome della vittima, è deceduto lo scorso 14 ottobre dopo aver contratto una rara malattia trasmessa dalle zanzare.

Ric stava potando dei cespugli nel suo cortile a Colchester, nello Stato americano del Connecticut, nell’agosto 2019, quando è stato punto e ha sviluppato l’encefalite equina orientale (EEE). Questa malattia mortale aveva già causato una morte nello stato di New York un mese prima, dopo quasi un decennio di assenza. La recrudescenza della malattia ha lasciato perplesse le autorità sanitarie.

La malattia è rara ma grave, colpisce il cervello e causa rapido deterioramento fisico e disabilità permanenti nei sopravvissuti. “Non sto scherzando quando dico che la tua vita può cambiare in un batter d’occhio, perché è quello che è successo a noi”, ha detto al NY Post la figlia diciottenne Amelia Pawulski, in lutto.

Richard è morto a causa dello Staphylococcus aureus resistente alla meticillina, un’infezione da stafilococco difficile da trattare, combinata con altre complicazioni derivate dall’EEE, come un’infezione cardiaca batterica, deterioramento del fegato e lesione cerebrale traumatica. Un giorno dopo essere stato morso dalla zanzara, Richard ha lamentato forti mal di testa e ha iniziato a vomitare bile gialla. È stato portato d’urgenza in intervento chirurgico per alleviare il gonfiore al cervello, ma le complicazioni hanno peggiorato la situazione, lasciandolo in coma per due mesi.

La causa scoperta dopo

Inizialmente, i medici erano perplessi sulla causa del peggioramento, dato che Richard, sopravvissuto al cancro e malato di diabete, era estremamente attento alla salute. Quando sono emersi altri casi di EEE nello stato, i medici hanno capito che anche Richard poteva essere una vittima del virus. Nel 2019, in Connecticut, si sono verificati quattro casi in totale; Richard è stato lodato come unico sopravvissuto, sebbene senza prognosi di miglioramento.

Amelia e sua madre Margaret hanno scelto di tenerlo in vita grazie al supporto vitale, anche se i medici avevano avvertito che il danno cerebrale era grave. Appena trasferito in un hospice, Richard si è improvvisamente svegliato dal coma e ha iniziato a parlare, ma il miracolo è stato di breve durata. Richard ha passato gli ultimi cinque anni rimbalzando tra ospedali e case di cura, soffrendo di lesioni cerebrali traumatiche, complicazioni al fegato e ai reni, convulsioni e polmonite di routine.

Il suo stato mentale era compromesso: alcuni giorni non sapeva in che anno o dove si trovasse. Fortunatamente, nei giorni precedenti la sua morte, è stato abbastanza lucido da dire a sua moglie e sua figlia che le amava. “Cercava sempre di guardare al lato positivo. Ricordo che la gente diceva: ‘Oh, come è andata la giornata?’ E lui rispondeva: ‘La mia giornata è fantastica. Mi sono svegliato, posso respirare da solo, posso andare in bagno da solo,'” ha commentato Margaret.

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