Uccide la vicina incinta e le estrae il feto per farne suo figlio: scoperta e arrestata. Una donna uccide la vicina incinta e le estrae il feto dal grembo e poterlo crescere come se fosse suo figlio ma è stata scoperta e arrestata. L’orrore è andato in scena lo scorso martedì, 15 ottobre, a Porto Alegre, in Brasile. Paula Ferreira, questo il nome della vittima, 25 anni, è stata attirata nell’appartamento della sua assassina con la promessa di un nuovo passeggino per il bambino, che sarebbe nato presto.
Quando la 25enne è arrivata, la vicina di 42 anni l’ha presumibilmente uccisa e le ha estirpato il feto con un coltello. La presunta assassina, il cui nome non è stato reso noto dalla polizia, ha poi chiamato i paramedici dicendo di aver appena partorito da sola a casa. Secondo i media locali, si è imbrattata di sangue le gambe e il pavimento e ha messo il bambino tra le gambe per far sembrare che avesse appena partorito.
Graziela Zanelli, responsabile delle indagini della polizia, ha dichiarato: “Ha creato una scena che avrebbe dovuto mostrare che aveva partorito nella sua stanza, con il sangue e il bambino tra le gambe”. La donna è stata trasportata d’urgenza al vicino ospedale Conceicao, dove i medici hanno dichiarato il neonato morto all’arrivo.
I sospetti
Qualcosa però ha insospettito i medici, che hanno eseguito alcuni test i cui risultati hanno dimostrato che la donna non era la madre del bambino.
A quel punto hanno subito chiamato la polizia. La donna è stata arrestata e ora deve rispondere di due accuse di omicidio e di occultamento di cadavere..La sospettata aveva finto di essere incinta per due mesi, mentre stringeva un legame con la sua futura vittima per scoprire esattamente quando avrebbe partorito. Aveva progettato di far passare il bambino per suo. La polizia ha trovato il corpo di Paula avvolto nella plastica e nascosto sotto un letto nell’appartamento della sua assassina.
La vittima lascia una figlia di sette anni ed una nipote di quattro che aveva adottato. Il bambino che aspettava sarebbe stato il primo figlio avuto con il suo attuale compagno. L’omicida aveva contattato la vittima tramite Facebook, offrendosi di aiutarla con le bollette e persino di pagare un’ecografia per assicurarsi che il suo feto fosse sano.
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