Trovata morta in casa dopo tre anni, corpo mummiificato e un messaggio: “Sto morendo di fame”. Una donna è stata trovata morta in casa dopo tre anni, con il corpo mummiificato e una serie di tragici diari scritti prima di morire. Laura Winham, questo il nome della vittima, aveva annotato frasi strazianti come “Sto morendo di fame” e “Non posso credere di essere sopravvissuta così a lungo”.
Questi messaggi, insieme a un calendario fermo alla data al 1° novembre 2017, erano stati rinvenuti nella sua casa dalle autorità. I resti “mummificati e quasi scheletrici” della donna, residente a Woking, in Inghilterra, erano stati scoperti il 24 maggio 2021 da suo fratello. Il parente si era recato nel suo appartamento dopo che la polizia era stata sollecitata dalla famiglia, preoccupata per il suo benessere.
Durante l’inchiesta presso la Surrey Coroner’s Court, il patologo aveva dichiarato che non era stato possibile stabilire il momento esatto o la causa della sua morte. Tuttavia, estratti dal diario della signora Winham, letti dal coroner Dr. Karen Henderson, avevano rivelato una lotta estenuante per permettersi il cibo e gestire le spese.
In un’annotazione datata 28 settembre 2017, si raccontava di come il suo cellulare si fosse scaricato il 7 settembre, di come avesse fatto un’ultima spesa al supermercato Tesco, e di come avesse affrontato settimane di isolamento, mangiando con parsimonia e trascorrendo mesi senza fare ulteriori acquisti a causa della condizione economica.
Il suo diario descriveva una situazione disperata, in cui viveva solo di patate e formaggio, aggrappandosi alle sue ultime “circa cinque sterline rimaste”, meravigliandosi di essere riuscita a sopravvivere per più di un mese dall’ultima spesa al supermercato, fatta nell’ottobre 2017, come riportato sullo scontrino.
I dettagli shock
I dettagli della tragica vita della signora Winham erano stati svelati in tribunale. Fino al 1° novembre 2017, il suo calendario era pieno di scarabocchi e appunti, che si interrompevano bruscamente dopo una nota del 15 settembre 2017 che recitava: “Vorrei aver comprato del riso. Sogno (cibo). Comunque, sto morendo di fame”.
La sorella della signora Winham, Nicole, aveva sottolineato in aula la gravità dell’agorafobia della sorella, rivelando come quest’ultima utilizzasse il calendario per programmare la spesa online e lo smaltimento dei rifiuti, evitando di uscire. A riportare la notizia è il ‘Daily Star’, secondo cui la donna nel frigorifero aveva solo una vaschetta di margarina e ketchup. Mentre le credenze erano cosparse di erbe, spezie, sale, aceto, e borse colme di monetine.
Dalle indagini è emerso che la donna aveva tagliato ogni legame con la famiglia, mentre il suo disturbo psicologico era aumentato, portandola a pensare che i suoi stessi parenti volessero farle del male. L’ultimo incontro faccia a faccia con la sorella risaliva al 2009. Mentre nel 2014 aveva pubblicato un messaggio criptico su Facebook, che diceva: “È meglio avere contatti minimi/nessun contatto. E comunicazioni con la famiglia. È totalmente fuori dal mio controllo. Non c’è niente che io possa fare. Tutto ciò che dico verrà ripetuto e trasmesso. Sii paziente”.
Secondo gli assistenti sociali “la famiglia aveva fatto assolutamente tutto ciò che poteva fare in queste circostanze, dato che Laura era così determinata a tenerli a distanza”. L’inchiesta ha ora raccolto tutte le testimonianze e si prevede che il medico legale concorderà una data per rendere pubblica la sua conclusione.
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