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Stefano De Martino: “Affari tuoi? Maria De Filippi mi ha mandato un sms. Preferisco le critiche ai complimenti”

Stefano De Martino: “Affari tuoi? Maria De Filippi mi ha mandato un sms. Preferisco le critiche ai complimenti”. Stefano De Martino su Affari tuoi, le critiche, e non solo. Il conduttore napoletano, 34 anni, in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’, parla della sua esperienza al timone della trasmissione al via da lunedì 2 settembre su Raiuno. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] Mancano pochi giorni al debutto: come si sta preparando?
«Lasciando andare. Ho fatto mesi di incameramento: ho metabolizzato tutto quello che mi è stato detto, consigliato, quello che ho studiato e adesso tocca non pensare più e lanciarsi».

Il primo pensiero quando le hanno proposto di condurre “Affari tuoi”?
«Ho pensato a mia nonna materna Elisa, che non c’è da qualche anno. Lei è stato il mio primo strumento di studio del mezzo televisivo, un riferimento».

In che modo?
«Mia nonna non aveva una grande istruzione, ma avendo lavorato per tanti anni nel bar di famiglia ha sempre avuto a che fare con le persone. Aveva un’umanità e un’intelligenza emotiva molto spiccate. Quando ho iniziato a fare questo mestiere, osservare mia nonna guardare la televisione è stato illuminante, riusciva a carpire delle cose che a me sfuggivano e aveva sempre delle critiche originali verso chiunque».

[…] La prima persona a cui ha detto di aver firmato per “Affari tuoi”?
«Mio padre Enrico perché in famiglia è colui che tiene meglio i segreti (ride)».

Stefano De Martino: “Affari tuoi? Maria De Filippi mi ha mandato un sms”

[…] Chi le ha mandato messaggi di congratulazioni?
«Una delle primissime è stata Antonella Clerici. Mi ha detto che secondo lei era il momento giusto e mi ha fatto un grande in bocca al lupo. E Maria (De Filippi, ndr): con lei ho sempre un filo diretto, un privilegio che la vita mi ha regalato».

Cosa le ha detto?
«È una donna di un’esperienza e intelligenza fuori misura e dall’alto della sua lucidità mi ha incoraggiato. Ha detto: “Secondo me ti diverti”. E ha aggiunto: “La partita non la giochi nella prima settimana o nel primo mese: è una cosa che si fa nel tempo e troverai il tuo modo”».

Ha avuto diversi detrattori. Le critiche la disturbano?
«Le metto in conto: è legittimo che la gente esprima un dissenso. A me piacciono più le critiche dei complimenti. Questi ultimi mi attribuiscono un valore che fa piacere ma è meno utile, la critica invece fa sì che tu continui a metterti in dubbio e ti fa progredire».

Una cosa che le dà molto fastidio?
«Quando dicono: “Sei troppo giovane per questo ruolo”. Non è tanto strano che io ricopra questo ruolo a 34 anni, che è una delle età più produttive della vita, semmai è ingiusto che altri, meritevoli, ci siano dovuti arrivare tardi».

[…] la sua conduzione come sarà?
«Non posso stravolgere il programma. Anche perché ci sono concorrenti che dalla fine della stagione scorsa ancora devono giocare. Poi andrò in maniera naturale verso quello che mi è più congeniale. Tra i quiz “Affari tuoi” era l’unico che avrei potuto fare perché ha un margine di creatività ampio: è un perimetro di gioco, devi aprire 20 pacchi, sei libero di scegliere il modo in cui lo fai».

Stefano De Martino: “Critiche? Le preferisco ai complimenti”

Tra le novità che ha introdotto nel programma c’è il ritorno ai pacchi di cartone, come mai?
«Quando sono entrato in studio in un angolo c’era uno dei vecchi pacchi di cartone e rivederlo mi ha mosso nostalgia. E quell’oggetto è una sorta di logo di “Affari tuoi”. Come il Tapiro di “Striscia”, il Telegatto di Sorrisi».

[…] I concorrenti si raccontano giocando. Se lei si dovesse raccontare con qualche aneddoto della sua vita, quale sceglierebbe?
«La mia vita ha preso presto una piega straordinaria: a 19 anni ho cominciato ad “Amici”, quindi dovrei andare indietro nel tempo, alla mia adolescenza. Potrei raccontare che sono uno che ha fatto mille lavori diversi e che mi piace moltissimo stare in mezzo alla gente».

[…] qual è il pacco, inteso come fregatura, che ha dato?
«Per un periodo ho accettato un impiego in un call center. Dovevo telefonare a sconosciuti che non avevano voglia di acquistare nulla: serviva faccia tosta, il carattere giusto. Io ero talmente dispiaciuto per loro che, non solo non ero convincente, ma quando mi dicevano “No grazie” rispondevo: “Lo so, grazie a lei, si figuri, la capisco e scusi tanto ancora”. E attaccavo io. Sono durato poco (ride)».

[…] L’aspetto che la diverte di più dell’avventura di “Affari tuoi”?
«Le incognite che ci sono. Quando ho poche certezze io mi entusiasmo».

E la cosa più insidiosa?
«Accreditarsi come conduttore di un genere che per me è apparentemente nuovo, di un game centrale nel palinsesto di Rai1».

Stefano De Martino: “Da Biagio Izzo il consiglio più prezioso”

Il consiglio di lavoro più prezioso che ha ricevuto?
«In una delle prime edizioni di “Made in Sud” dietro le quinte stavo ripassando, tutto serio, un lancio che avrei dovuto fare: mi sono sempre aggrappato allo studio, non ho mai utilizzato il gobbo. Passò Biagio Izzo e mi disse: “Non entrare dentro a questa cosa, galleggiaci sopra”. Da lì ho iniziato a fare televisione più “all’impronta”, a ricordare che noi non salviamo vite. Ci vuole passione, dedizione, ma poi non bisogna prendersi troppo sul serio. Allora sono entrato in scena e mi sono detto: “Ma in fondo che cosa può succedere?”».

Può succedere che, tra un paio di anni lei prenda il timone anche di Sanremo.
«E questa potrebbe essere la spada di Damocle che mi penzola sulla testa!».

È stato confermato dall’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio.
«Sì, ma questo cosa significa?».

Ce lo dica lei.
«Che nei miei confronti c’è un progetto a lungo termine. Non è che sia già scritto nella pietra che tra due anni io vada all’Ariston. Sanremo è talmente un fenomeno di costume, così aderente alla contemporaneità, che ogni anno ha il suo conduttore perfetto che non puoi preventivare. Quindi è una dimostrazione di fiducia da parte dell’azienda nei miei confronti, però non la prenderei così alla lettera soprattutto per la tempistica».

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