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Luisa Ranieri: “Nuda nei film? L’aspetto che crea problemi è un altro. Io e Zingaretti duriamo soprattutto per un motivo”

Luisa Ranieri: “Nuda nei film? L’aspetto che crea problemi è un altro. Io e Zingaretti duriamo soprattutto per un motivo”. Luisa Ranieri nuda nei film? L’attrice napoletano, 50 anni, spiega il suo punto di vista parlando della sua vita privata e professionale in una intervista a ‘Vanity Fair’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] Preferisce corteggiare o essere corteggiata?
«Sono timidissima, sto lì e aspetto. Ma alle volte mi è anche capitato di essere un po’ più intraprendente».

Non con suo marito, Luca Zingaretti. Risulta sia stato lui a farle una corte serrata.
«Serratissima. Però mi piaceva molto, aveva capito che non sarebbe stata un’impresa difficile. Difficile è stata la tempistica… gliel’aggio fatt nu poco sudà!».

[…] In alcune sue vecchie dichiarazioni ho scovato qualche bugia. Nel 2005: «È un bravissimo attore, ma per me Luca Zingaretti come uomo non esiste. Stop!». Non ci pare…
«C’è un perché: è vero, ci siamo messi assieme quell’anno, ma Luca stava affrontando, serenamente, la separazione dall’ex compagna. Non ci piaceva l’idea che sembrasse che la giovane avesse scalzato dal suo posto la moglie. Per rispetto di tutti, abbiamo aspettato per ufficializzare. Ecco perché ero così categorica. E pure incazzata».

Luisa Ranieri: “Io e Zingaretti duriamo soprattutto per un motivo”

Avrà notato anche lei che molte coppie dello spettacolo si stanno sfasciando.
«Credo sia naturale. Innaturale sarebbe il contrario: i rapporti hanno una ragion d’esistere fin quando ci sono comunanza di intenti, affetto forte, passione. Quando tutto ciò finisce, ognuno per la sua strada».

Deduco che comunanza, affetto e anche passione siano dunque ancora ben presenti nel suo matrimonio.
«Siamo entrambi attori, lavoriamo tanto, passiamo del tempo di qualità insieme, ma non viviamo la quotidianità che può ammazzare i rapporti. È la nostra fortuna».

Secondo una recente indagine il 30% delle coppie sono «bianche». Ovvero: non hanno rapporti sessuali.
«Credo sia vero, ma pure nu poco triste! (ride di nuovo). Io non potrei mai vivere con un uomo per farci compagnia. Un rapporto va continuamente nutrito, è un vero lavoro quello che va fatto per tenerlo in vita. Anche se a volte sei stanca e pensi: “Non ho voglia di andare via il weekend con lui…”. Quando si è da soli, poi, si ritrova sempre il motivo per cui ci si è scelti».

Luisa Ranieri: “Nuda nei film? L’aspetto che crea problemi è un altro”

[…] Non le chiederò certo ora se ha mai tradito suo marito.
«Ma io le rispondo: no, mai. Ma, se capitasse, glielo direi pur sapendo di distruggere la fiducia reciproca. Con il lavoro che facciamo, è tutto: anche se sei lontano, il partner deve sapere che non vai in giro a fare la fringuellina».

[…] Chi guadagna di più?
«Lui. Che rabbia: a parità di peso, una donna viene pagata meno. Io prendo ancora lo stipendio di quattro anni fa, mentre un uomo ogni anno ha un upgrade. Perché?».

Crede che sarebbe stato tutto più facile, per lei, se non avesse avuto un compagno così noto?
«Per me che non avevo voglia di passare per “la donna di”, quando l’ho conosciuto ho dovuto quasi ricominciare da capo, ricreare una mia verginità professionale».

Luca è uno dei pochi uomini che gravitano nel suo entourage lavorativo…
«È l’unico! Da artista, non ha paura del suo lato più femminile. Dice sempre che per giocare a calcio vanno bene i maschi, ma per lavorare meglio le donne».

[…] Un’altra piccola bugia. Nel 2005, parlando di Eros, che girò con Michelangelo Antonioni, ha dichiarato: «Recitare così, nuda, non lo farò mai più». Insomma…
«E non l’ho fatto fino a che non è arrivato Paolo Sorrentino. Ma non ho un problema col nudo, ce l’ho con le scene d’amore, è diverso. Il sesso è tutto uno scambiarsi di cose, ha a che vedere col fatto che l’altro ti piaccia o no. Alle volte lo fai con colleghi che nun te piaceno pe’ nient».

Le è capitato?
«Spesso, ma sono certa capiti anche agli attori uomini».

Luisa Ranieri: “Nuda nei film? Nessun problema”

Quando ha girato È stata la mano di Dio, nell’esatto momento in cui era davanti alla macchina da presa nuda che più nuda non si può, a cosa pensava?
«Mo’ basta, mo’ basta… mo’ basta! (ride)».

Per Parthenope torna a lavorare con Sorrentino: interpreta un’attrice in declino. Ha accettato il ruolo per esorcizzarlo, proprio ora che è all’apice della carriera?
«Ma no, dopo aver interpretato per Paolo una donna bella, un sogno erotico, mi divertiva incarnare questa specie di mostro, pieno di amarezze, dolore e solitudine».

[…] Quando era bambina, sua madre ha lasciato suo padre, con il quale lei, poi, ha avuto un rapporto discontinuo. Ha dichiarato: «Mi sono sentita abbandonata. Potevo forse sentirmi amata e bella?». Ha dato dei consigli a suo marito su come essere un buon padre?
«Non ce n’è stato bisogno, è impeccabile: sa ascoltare, c’è quando ci deve essere, è sempre propositivo».

A lei, invece, tutto questo è mancato.
«È fondamentale avere genitori che sappiano infondere autostima ai figli. Io me la sono dovuta creare da me, perché una madre sola colma, ma non può colmare tutto. Crescere con un unico genitore è difficile: serve avere “l’altro”, il contraltare di una coppia. Con un genitore solo ascolti una campana, che può pure essere stonata».

Luisa Ranieri: “Politica? Nasco da una famiglia di sinistra ma…”

[…] Ancora nel 2005, parlando di politica: «Non mi identifico in nessuno schieramento. Mi piace Gianfranco Fini e anche Massimo D’Alema». Una bugia anche quella?
«Oggi lo saprei raccontare meglio. Volevo dire che la politica era diventata uno show nel quale i personalismi avevano preso il sopravvento sulle ideologie e nel quale alcuni leader erano più efficaci di altri nel comunicare. Nasco in una famiglia di sinistra, sia chiaro, ma in quel momento Fini mi sembrava bravo: il più moderato nella destra, quasi di centro. Ha fatto la fine che ha fatto».

E Giorgia Meloni come le sembra, in questo senso?
«Ha fatto più o meno la stessa mossa. È molto intelligente, da donna è stata capace di mettersi in tasca tutti gli uomini che aveva intorno. Ma certamente non corrisponde alla mia appartenenza politica: noi attori non abbiamo quel tipo di muretti lì, quell’approccio alla vita. Ora però deve mettere in pratica una politica che funzioni per tutti: è il presidente del Consiglio anche di chi non l’ha votata».

Per un attore è sconveniente schierarsi?
«A me non piace parlare di politica. In Italia è vissuta per tifoserie, come il calcio. Lo trovo stupido. Noi artisti dovremmo intrattenere, rappresentare un momento lieto».

[…] Johnny Depp l’ha voluta, al fianco di Al Pacino, per il suo film da regista Modì. Punta a Hollywood?
«Non sono un’esterofila, non cambierei nulla della mia vita per ricominciare da capo da un’altra parte. Se le cose arrivano come sono arrivate, io sono qua. Non mi fraintenda: non è che non me freghi nulla, ma non ho quel tipo di ambizione smodata».

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