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Assume probiotici per la cura dell’intestino: 70enne ucciso da una grave infezione scatenata dagli integratori

Assume probiotici per la cura dell’intestino: 70enne ucciso da una grave infezione scatenata dagli integratori. Un uomo di 70 anni assume probiotici per la cura dell’intestino ma viene ucciso da una grave infezione scatenata dagli stessi integratori. I probiotici sono microrganismi vivi che svolgono una serie di funzioni utili nel nostro apparato digerente. Ma per l’anziano, un cittadino giapponese, questi alleati microscopici, anziché utili, si sono rivelati tutt’altro, causando la “morte” del suo intestino dopo aver scatenato un’infezione massiccia e fatale.

I medici della città di Toyoake hanno riferito che l’uomo era stato inizialmente portato alle loro cure dopo essere stato trovato collassato in casa. Gli esami hanno rivelato che il 70enne soffriva di una serie di preoccupanti problemi di salute. Tra questi, un’infezione da Covid, un’altra infezione batterica ai polmoni, pressione alta, segni di alcolismo e grave danno renale. Ha avuto un arresto cardiaco durante il primo ciclo di cure, anche se i medici sono riusciti a rianimarlo.

Come parte della sua terapia, gli sono stati prescritti antibiotici a causa di una sospetta polmonite batterica, poi confermata tre giorni dopo il ricovero grazie agli esami. Contemporaneamente all’uomo, il cui nome non è stato reso noto nel rapporto, sono stati somministrati anche diversi farmaci per alleviare le complicazioni dell’infezione da Covid. Tuttavia, durante la degenza in ospedale ha sviluppato la diarrea.

La possibile causa

In un articolo pubblicato sulla rivista BMJ Case Reports, gli autori hanno affermato che la causa potrebbe essere stata l’assunzione di antibiotici che avevano alterato l’equilibrio del microbioma intestinale. Gli antibiotici, pur essendo una componente fondamentale della medicina, uccidono sia i batteri cattivi contro cui i medici li prescrivono, sia i batteri buoni che aiutano la digestione nel nostro intestino.

All’uomo è stato prescritto il trattamento probiotico Clostridium butyricum (C. butyricum) in compresse per un mese per aiutare il suo microbioma a riprendersi. Tuttavia, al 58° giorno di degenza in ospedale, l’uomo ha iniziato a lamentare gonfiore addominale e stanchezza. Il giorno seguente, la situazione è peggiorata e si è trasformata in un dolore allo stomaco continuo; quando i medici lo hanno esaminato, hanno scoperto che il ventre dell’uomo era disteso e dolente al tatto.

Gli esami del sangue hanno rivelato preoccupanti segni di insufficienza d’organo e il paziente è stato immediatamente sottoposto a una TAC. Ciò ha evidenziato un accumulo di gas all’interno del suo apparato digerente e, di conseguenza, l’uomo soffriva di ischemia mesenterica non occlusiva (NOMI). NOMI è un termine medico che indica l’interruzione dell’afflusso di sangue all’intestino per motivi diversi da un coagulo di sangue.

La scoperta dagli esami del sangue

Successivi esami del sangue hanno rivelato la presenza di C. butyricum nel sangue, una condizione chiamata batteriemia. L’analisi genetica ha rivelato che il batterio apparteneva esattamente allo stesso ceppo utilizzato nel trattamento probiotico, portando i medici a concludere che l’infezione aveva scatenato la NOMI. “Sebbene i probiotici siano prescritti di routine ai pazienti malati con vari sintomi e condizioni gastrointestinali, possono verificarsi rari ma gravi effetti collaterali, come esemplificato in questo rapporto”, hanno scritto.

Il paziente ha sviluppato rapidamente un’insufficienza multiorgano, ma l’intervento chirurgico è stato escluso a causa dell’entità del danno e delle sue molteplici condizioni di salute preesistenti. Come riporta il Daily Mail, è stato invece trasferito in cure palliative e è morto il giorno dopo, il sessantesimo giorno dal suo ingresso in ospedale.

I medici hanno anche affermato che nella letteratura medica sono presenti altri casi di NOMI indotta dal probiotico C. butyricum, ma la certezza che circonda tali casi è spesso offuscata dal fatto che i batteri possono vivere naturalmente anche nel corpo. Hanno aggiunto che il C. butyricum è ampiamente utilizzato come trattamento probiotico contro la diarrea in Giappone e il loro caso ha dimostrato che il suo utilizzo dovrebbe essere rivisto.

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