Nella tragedia ferroviaria ha ceduto un binario che in poche ore doveva essere sostitutito
La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo. Per svolgere tutti gli accertamenti necessari nell’inchiesta sull’incidente del treno deragliato nel Milanese, gli inquirenti nelle prossime ore iscriveranno, come atto dovuto, i responsabili legali e della sicurezza di Rete Ferroviaria Italiana nel registro degli indagati. Non è escluso, allo stato, che siano necessarie anche altre iscrizioni tecniche come quelle di alcuni responsabili di Trenord.
La rotaia che ha ceduto sulla linea Cremona-Milano stava per essere sostituita. In quel tratto erano in corso lavori di manutenzione. Lo prova una fotografia scattata nel punto in cui è avvenuto il cedimento, un paio di chilometri prima di quello in cui il treno si è poi scomposto. In quel punto manca un pezzo di rotaia lungo una ventina di centimetri.
Pare addirittura che a fianco al binario ‘seduto’ e rimasto senza copertura per 23 centimetri, ce ne fosse uno nuovo che doveva essere rimpiazzato in poche ore. A causa di quel pezzo mancante – come evidente da alcune fotografie, insieme ad un bullone saltato – il treno ha cominciato a ondeggiare e vibrare. Il deragliamento e’ cominciato 2,3 km prima del luogo dello schianto. Poi la carrozza 3 ha preso, come fossero dei birilli, prima uno e poi l’altro palo della luce, piegandosi attorno all’ultimo.
L’ultimo controllo sulla tratta era stato fatto l’11 gennaio. “E’ transitato un treno per la diagnostica e non ha rilevato nulla di anomalo. Nel caso specifico avrebbe dovuto registrare una qualunque irregolarità della marcia del treno. Una rotaia difettosa, verrebbe immediatamente rilevata”, spiega Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, a La Repubblica.
A luglio, proprio nello stesso tratto, si era verificato qualcosa di simile, ma senza vittime. Non è detto che tra i due episodi ci sia una relazione, ma certo ora quel precedente torna alla mente. All’epoca un treno aveva sviato dai binari appena fuori dalla stazione di Pioltello, all’altezza di via Genova. Il convoglio 2627 di Ferrovie Nord era diretto a Bergamo. Il macchinista non era riuscito a effettuare regolarmente la manovra sullo scambio e così le prime due carrozze – quella del conducente e la prima dei passeggeri – erano uscite dai binari ed erano rimaste appoggiate sulle pietre del percorso, lungo la massicciata. Tanta paura ma nessun ferito fra i 250 viaggiatori.
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