La prigione più piccola al mondo: solo due celle ma 24 anni per costruirla. Si chiama Sark, si trova sull’omonima isola nel Canale della Manica (Regno Unito), ha una superficie di 3,4 chilometri quadrati e 562 residenti. Sark è considerata “la prigione più piccola al mondo ancora in funzione”. Ha solo due minuscole celle senza finestre, che misurano 1,80 x 1,80 metri e 1,80 x 2,40 metri, e un piccolo corridoio che le separa. L’unico conforto è un letto in legno con un materasso sottile.
La costruzione risale al 1856. Nonostante le sue misure ridotte, ci sono voluti 24 anni per completarla. Inizialmente doveva essere una scuola femminile, ma la sua funzione è stata poi deviata. Il carcere può essere utilizzato solo per sentenze brevi. Per pene più lunghe, il detenuto deve essere trasferito in un penitenziario nell’isola vicina di Guernsey.
Il primo detenuto di Sark era un’adolescente. La domestica fu incarcerata con l’accusa di aver rubato un fazzoletto al suo datore di lavoro. Fu condannata a tre giorni di prigione e, temendo il buio nella sua cella, le fu permesso di scontare gran parte della pena alla porta, dove accoglieva gli altri residenti per lavorare a maglia. Durante la seconda guerra mondiale, l’isola fu occupata dalla Germania.
L’ultimo grave crimine commesso a Sark avvenne nel 1990, quando il francese André Gardes raggiunse l’isola remando con un’arma semiautomatica. Dichiarò di essere il “Signore di Sark” e che il luogo era sotto il suo dominio. Fu arrestato il giorno successivo allo sbarco.
Le forze di polizia di Sark sono composte da due uomini: il comandante e il suo assistente. I reati più comuni sono lo spaccio di droga, le aggressioni e l’ubriachezza in pubblico, anche tra i turisti. Gli agenti non portano armi. Di recente hanno richiesto l’uso dello spray al peperoncino per contenere i “criminali”.
Non c’è da stupirsi che lo slogan di Sark sia “Un mondo a parte”. Nell’idilliaca isola non ci sono automobili. Le persone, compresi i turisti, si spostano a cavallo, su carretti o in bicicletta. Solo gli anziani con problemi di mobilità possono guidare piccoli veicoli elettrici (foto archivio pixabay.com).
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