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L’Alcatraz della Russia: le immagini della prigione dove è impossibile evadere

L’Alcatraz della Russia: le immagini della prigione dove è impossibile evadere. Si chiama colonia correzionale numero 5, è una prigione di massima sicurezza ed è considerata L’Alcatraz della Russia, le cui autorità garantiscono: è impossibile evadere. I detenuti escono da lì solo morti.

Il complesso penitenziario si trova su una piccola isola nel lago Novozero, a Ognenny Ostrov (Russia), ospita 198 detenuti. Tutti sono condannati all’ergastolo per casi di terrorismo, omicidi seriali, abusi sessuali, pedofilia e reati legati alle mafie.

Il luogo, che in passato ospitava un monastero ortodosso (trasformato in prigione dopo la rivoluzione socialista del 1917), è noto come “Isola del Fuoco” o “Alcatraz della Russia”, in riferimento alla celebre prigione americana ormai dismessa.

Durante gli anni ’30 e ’40, servì come colonia penale per le vittime delle purghe politiche di Joseph Stalin. Dopo la morte di Stalin nel 1953, il sito divenne una prigione ordinaria per criminali pericolosi non politici. Il governo di Mosca si vanta che nessuno sia mai riuscito a fuggire. Per mantenere tale record, gli amministratori carcerari dichiarano di operare con estremo rigore e controllo assoluto delle celle.

Circondata da acqua e paludi

L’isola è circondata da acqua e paludi, con temperature che variano dai 35 gradi ai meno 30 gradi. In inverno, la prigione, distante 400 chilometri da Mosca, è avvolta dalla neve; in estate, invece, migliaia di zanzare emergono dal fango e assalgono incessantemente i detenuti.

Lavorare è un privilegio concesso a pochi detenuti. Coloro che ne sono esclusi vengono isolati in cubicoli non più grandi di un container. Il tempo all’aperto si svolge in piccole gabbie, senza alcun contatto con altri prigionieri. La realtà del penitenziario è talmente opprimente che molti affermano di “preferire il plotone di esecuzione”.

Le celle sono costantemente ispezionate. I letti e tutti gli oggetti di grandi dimensioni sono fissati al pavimento. Ogni momento è monitorato da telecamere, ad eccezione della privacy dei servizi igienici. Per evitare contatti tra le guardie carcerarie e i detenuti, la comunicazione avviene tramite interfono. Questo sistema impedisce il contrabbando e altre forme di corruzione all’interno dell’istituzione carceraria. Nel 1996, in Russia è stata abolita la pena di morte.

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