Angelo Duro: “Io antipatico? La simpatia non esiste. La gente si fa insultare da me per un motivo preciso”. Angelo Duro antipatico? L’attore e comico palermitano, 41 anni, ha una sua teoria sui simpatici che spiega nel corso di una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Lei si vanta di essere antipatico.
«C’e chi si vanta di essere solare, simpatico, buono, onesto, bravo, perbene, io mi vanto di essere antipatico. Perché non c’è niente di peggio di uno che fa il simpatico. La simpatia non esiste. I simpatici sono dei grandissimi st… che ancora non hanno fatto coming out. Si nascondono».
Perché la gente viene a teatro a vederla e a farsi insultare da lei?
«Perché come insulto io non lo sa fare nessuno. Io ho la credibilità per poterlo fare. Lei ad esempio, non può insultare nessuno, anche se volesse farlo, non riuscirebbe, non sarebbe credibile. Io sì. Sono diventato il più forte di tutti a dire alla gente quanto fa schifo. Per questo loro mi amano. Perché io lo so fare. Lei no».
È volgare, politicamente scorretto, arrogante: ha anche dei difetti?
«Sì. Sono anche umile. Infatti, nonostante in questo momento sia in giro per i teatri di tutta Italia con 30 sold out, sto rispondendo a questa intervista, consapevole che la leggeranno in pochi. Ma io sono umile. E sono qui. A rispondere. Ma non solo per questo. Anche perché stamattina non avevo niente da fare, sono sincero».
Angelo Duro: “Io antipatico? La simpatia non esiste”
Lei è il perfetto rappresentatane della società del malessere, il faro che illumina l’inverno del nostro scontento.
«Certo. Io allevio i malesseri. Perché parlo di tutto, senza peli sulla lingua. Chi li alimenta, i malesseri, sono quelli che li nascondono, e cioè i buonisti. E i moralisti. Che sono la categoria che più amo in assoluto. È grazie a loro se faccio tutti questi numeri in teatro. Perché s’incazzano per quello che dico e mi fanno vendere più biglietti. Quindi provo veramente affetto, per ‘sti scemi (la parola è un’altra, ndr). Perché inconsapevolmente mi hanno fatto una persona ricca».
Della sua vera biografia non parla mai, ma pare che lei abbia una compagna: è innamorato?
«Non più. Perché quando ami troppo diventi possessivo. E la possessività è uno dei terribili atteggiamenti del maschilismo. Lei mi cerca e io la rifiuto. Lei mi chiama quando sono in giro e io non le rispondo. Lei mi chiede un favore e io la mando… Da quando la tratto così il nostro rapporto è peggiorato, ma è libero da maschilismo e possessività. E questo è importante».
Nei suoi spettacoli dice che il segreto per un matrimonio duraturo è andare a prostitute ogni mese. Non può dire che è così anche per lei…
«Infatti. Assolutamente. Io non ho mai detto una scemenza del genere. Per chi mi ha preso? Io sostengo che per far durare un matrimonio a lungo bisogna andarci tutti i giorni. Non una volta al mese. Una volta al mese non dura. Ogni giorno è meglio».
È inscalfibile, lei parla sempre come se si trattasse di un suo spettacolo. Con la donna che «non ama» pensa di avere dei figli?
«Ho preso un cane da un anno».
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