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La musicista Herzog, viola del 17esimo secolo distrutta in volo. Alitalia replica a tono: «Non ha voluto pagare per il trasporto extra seat»

Una musicista di Tel Aviv lancia una campagna contro Alitalia rea di averle distrutto una viola, ma la compagnia ribatte a tono

«Alitalia odia i musicisti». Con questa frase sul suo profilo Facebook, Myrna Herzog musicista, esperta di musica antica (con l’ensemble Phoenix) e docente al Conservatorio di Tel Aviv, ha puntato il dito contro Alitalia, colpevole di averle distrutto una viola del 1685 durante un volo. E l’accusa è provata da tanto di foto dello strumento musicale al momento dell’uscita dalla stiva.
La viola, ha spiegato Herzog, era stata presa in carico all’aeroporto di Fiumicino con la promessa che sarebbe stata caricata e scaricata a mano. «Così è come Alitalia mi ha consegnato la mia viola da gamba Lewis originale del 17esimo secolo, dopo avermi assicurato che sarebbe stata portata a mano sull’aereo e fuori da esso. È stata selvaggiamente vandalizzata e sembra che le sia passata sopra una macchina». Herzog dice di non essere «riuscita a contattare nessuno in Alitalia e la sola risposta ricevuta finora è che la compagnia non si assume responsabilità». La musicista ha lanciato la polemica dal suo Facebook, ottenendo solidarietà da tutto il mondo attraverso l’hashtag #AlitaliaHatesMusicians.


Ma Alitalia non ci sta e replica di aver avvertito la musicista dei rischi del voler imbarcare nella stiva un oggetto tanto delicato e di averla «ripetutamente invitata a pagare per alloggiare il bagaglio nel cosiddetto “extra seat”», perché notevolmente superiore alle dimensioni consentite. «Nel posto aggiuntivo – prosegue Alitalia – normalmente dedicato ai passeggeri, lo strumento può essere infatti messo in sicurezza con una procedura apposita. A quanto risulta da una prima indagine interna, nessuna richiesta simile è stata effettuata dalla passeggera, né in fase di prenotazione, né al momento della partenza da Rio de Janeiro».
Ma la Herzog si sarebbe rifiutata, firmando anche lo scarico di responsabilità per eventuali danni di oggetti diversi dai normali bagagli.
Moltissimi i commenti su Facebook a sostegno della Herzog, ma anche tanti che le hanno scritto contro, tacciandola di superficialità nel non aver accettato di pagare l’extra per poter portare lo strumento direttamente in aereo.
L’Alitalia ha comunicato che comunque il danno sarà rimborsato.

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