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Shock in Tailandia, da una spedizione proveniente dagli Usa spuntano gambe umane

Shock in Tailandia, da una spedizione proveniente dagli Usa spuntano gambe umane. Shock in Tailandia, dove lavoratori di un impianto di riciclaggio sono rimasti di stucco quando hanno aperto una spedizione di cartone proveniente dagli Stati Uniti e vi hanno trovato un paio di gambe umane.

La polizia tailandese è ora in collegamento con le autorità statunitensi nel timore che il proprietario possa essere stato assassinato prima di essere nascosto nel container e trasportato attraverso il Pacifico. “È possibile che la persona sia stata vittima di un omicidio”, le parole del tenente colonnello Dechanut Thayasirichuti della polizia di Sriracha, riportate dal Daily Mail.

Il macabro carico è stato consegnato martedì in uno stabilimento appena fuori Sriracha, una città a circa 160 chilometri a sud della capitale Bangkok. Quando un operaio ha iniziato a scaricare gli strati di cartone ha notato una tibia che sporgeva da una scarpa sportiva marrone con lacci rosa. L’arto gravemente decomposto indossava ancora un calzino nero e sembrava essere stato reciso all’altezza del ginocchio.

L’orrore

“Pensavo che le ossa fossero pali bianchi. Ma poi ho visto le ginocchia e le scarpe da ginnastica. Sono rimasto scioccato quando ho realizzato che provenivano da un essere umano”, ha detto l’operaio ai media locali. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia che nel container hanno trovato un secondo arto che si estendeva fino al bacino, compresso in un cubo di cartone e anch’esso con indosso un calzino nero.

“Non crediamo che i resti appartengano a un tailandese locale. Il corpo si era già decomposto, quindi crediamo che fosse rimasto nel container per molto tempo prima di arrivare in Thailandia. Sospettiamo che la persona fosse straniera e che i resti abbiano viaggiato qui. La compagnia di navigazione si coordinerà con la polizia straniera”, ha detto Thayasirichuti.

I resti sono stati rimossi dalla spazzatura e inviati all’Istituto di Scienze Forensi dell’Ospedale della Polizia di Bangkok per essere analizzati. Le autorità tailandesi non hanno rivelato il nome dell’impresa di riciclaggio o della compagnia che ha spedito il carico nel suo viaggio di 13mila chilometri dagli Stati Uniti. Ma la zona è ben nota ai turisti americani.

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