Scavano un tunnel di 15 metri sotto un capannone per nascondere piantagione di cannabis: 3 cinesi arrestati in Spagna. Tre cittadini cinesi scavano un tunnel di 15 metri sotto un capannone per nascondere piantagione di cannabis ma vengono scoperti dalla polizia. Succede in Spagna, in particolare in una zona industriale a Cabanillas del Campo (Guadalajara).
Qui gli agenti della Guardia Civil hanno scoperto 9.000 piante opportunamente occultate da un’opera di ingegneria particolare, grazie a un tunnel lungo 15 metri per agganciare il raccolto alla rete elettrica. I tre cittadini cinesi, di età compresa tra i 40 ei 57 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato. I sospetti sono iniziati quando gli investigatori si sono accorti che quel deposito non svolgeva alcuna attività commerciale, ma che aveva ricevuto diversi camion che scaricavano pannelli di cartongesso e materiali solitamente destinati a questo tipo di piantagioni.
I sospetti da un dettaglio
Quindi è scattata la perquisizione durante la quale la squadra antidroga della Guardia Civile di Guadalajara ha trovato un magazzino pieno di marijuana. Gli agenti dell’Unità per la Sicurezza del Cittadino del Comando (USECIC) hanno trovato i tre indagati all’interno del tunnel. Si stima che la somma sequestrata sia valutata intorno ai 36mila euro.
Oltre alla droga sequestrata, il luogo dimostra che erano perfettamente organizzati da mesi, con una cucina piena di una grande quantità di cibo per sopravvivere senza spostarsi da questo luogo. I tre sono accusati di diversi reati contro la salute pubblica, frode elettrica e appartenenza ad un gruppo criminale . La Guardia Civile non ha chiuso l’operazione soprannominata ‘Chincras’, poiché nelle prossime ore potrebbero esserci altri detenuti legati a questa piantagione, una delle più grandi degli ultimi anni nella provincia di Guadalajara.
#OperacionesGC | 9000 plantas de #marihuana y 3 detenidos tras culminar una operación antidroga en Cabanillas del Campo #Guadalajara. https://t.co/NCPwf0Jdwi pic.twitter.com/yyYgH5K3gB
— Guardia Civil (@guardiacivil) December 3, 2023
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