Captato misterioso segnale dallo spazio: è il più lontano mai lanciato. Prova di una civiltà aliena avanzata? Negli ultimi anni sono in continuo aumento avvistamenti e misteri sull’universo. In particolare l’idea che i lampi radio veloci (FRB) vengano effettivamente inviati dagli alieni è quanto mai allettante. Questi segnali peculiari sono stati rilevati per la prima volta solo 15 anni fa, ma gli esperti non hanno idea di come, dove è perché abbiano origine.
Ciò che è noto finora, tuttavia, è che gli FRB possono essere utilizzati per misurare la materia “mancante” tra le galassie, il che è particolarmente interessante perché ci offre un nuovo metodo per “pesare” l’universo. Questa scoperta è avvenuta dopo che gli astronomi hanno individuato l’FRB più distante ed energetico mai rilevato, proveniente da una galassia così lontana che ci sono voluti otto miliardi di anni per raggiungerci.
Il misterioso segnale durato pochissimo
Il misterioso segnale potrebbe essere durato meno di un millisecondo, ma ha rilasciato un’enorme quantità di energia, l’equivalente dell’emissione totale del nostro sole in un periodo di 30 anni. Si tratta dell’FRB (denominato FRB 20220610A) più distante mai captato. La scoperta, avvenuta a giugno dello scorso anno, è stata fatta dal radiotelescopio ASKAP in Australia e confermata con l’aiuto del Very Large Telescope (VLT) dell’Osservatorio Europeo Australe (ESO). Ha infranto del 50% il precedente record di distanza stabilito dal gruppo di ricerca.
Secondo i ricercatori, trovare FRB distanti è la chiave per misurare con precisione la materia mancante dell’universo, come ha scoperto nel 2020 il defunto astronomo australiano Jean-Pierre (“JP”) Macquart. “JP ha dimostrato che quanto più è lontano un lampo radio veloce, tanto più diffuso è il gas che rivela tra le galassie. Questa è ora conosciuta come la relazione Macquart. Alcuni recenti lampi radio veloci sembrano aver interrotto questa relazione. Le nostre misurazioni confermano che la relazione di Macquart vale oltre la metà dell’universo conosciuto”, ha detto Stuart Ryder, un astronomo della Macquarie University in Australia, nonché uno degli autori dello studio.
Con l’ultima scoperta di FRB, gli astronomi hanno sostanzialmente raggiunto il limite di ciò che è rilevabile con i telescopi odierni. Ryan Shannon, coautore dell’ultimo studio, pubblicato sulla rivista Science, e professore alla Swinburne University of Technology in Australia, ha aggiunto: “Anche se non sappiamo ancora cosa causi queste massicce esplosioni di energia, l’articolo conferma che le esplosioni radio veloci sono eventi comuni nel cosmo e che saremo in grado di usarli per rilevare la materia tra le galassie, e comprendere meglio la struttura dell’universo”.
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