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Cronaca

Rimini, cade dal materassino e annega davanti ai due figli disabili: non sapeva nuotare

Rimini, cade dal materassino e annega davanti ai due figli disabili: non sapeva nuotare. Nel pomeriggio di giovedì 3 agosto, si è verificata un’altra drammatica tragedia nelle acque del Riminese, segnando la terza morte in mare in soli due giorni. Dopo i tragici decessi di un 24enne a Riccione e di una 75enne a Cattolica, avvenuti mentre facevano il bagno, questa volta è stato un 46enne serbo residente a Zurigo, in Svizzera, a perdere la vita. L’uomo era in vacanza a Bellaria Igea Marina con i suoi due figli, entrambi giovani di circa vent’anni e affetti da gravi forme di disabilità.

La tragedia è avvenuta nel pomeriggio, quando l’uomo si trovava a fare il bagno e si era steso su un materassino. A causa del moto ondoso generato dal vento di garbino, che ha continuato a soffiare sulla costa in quei giorni, il materassino è stato spinto leggermente al largo, oltre la scogliera frangiflutti, dove si è verificata la fatalità.

Durante la ricostruzione della Capitaneria di porto, è emerso che l’uomo coinvolto non sapeva nuotare e, dopo essere stato spinto a largo dall’azione del vento, è stato preso dal panico. Uno dei suoi due figli ha prontamente allertato i marinai di salvataggio quando ha notato il pericolo. Nonostante i marinai siano intervenuti rapidamente e abbiano individuato l’uomo senza troppa difficoltà, la tragedia si è consumata in pochi minuti. A causa dello stato di agitazione del 46enne, quest’ultimo è caduto in acqua e si è trovato subito sommerso.

Preoccupazione per i due figli disabili

I soccorsi, compreso il personale medico del 118, sono stati tempestivi, ma purtroppo ogni tentativo di rianimazione è stato vano. La scena è stata seguita in diretta dai presenti, lasciandoli sotto choc per l’evento drammatico.

A Bellaria, in queste ore, c’è grande preoccupazione per i due figli disabili del 46enne. I ragazzi hanno assistito impotenti alla tragica morte del padre, avvenuta a circa 300 metri dalla riva. Al momento, sono stati affidati ai servizi sociali del comune romagnolo, ma si stanno prendendo contatti con il consolato svizzero a Bologna per organizzare la loro presa in carico nei prossimi giorni.

È importante sottolineare che l’uomo era divorziato. Nel frattempo, parenti e amici dalla Svizzera stanno giungendo in Riviera per mostrare il loro sostegno e vicinanza ai figli in questo momento così difficile. La situazione è delicata e tutti sono uniti nell’offrire supporto ai giovani ragazzi durante questa tragica perdita.

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