In ospedale con mal di stomaco, operata d’urgenza: i medici le trovano nello stomaco una dentiera. La paziente, affetta da demenza, aveva solo lievi dolori, difficoltà a deglutire o nausea, ma è stata portata in ospedale dal figlio per precauzione. I medici erano perplessi su dove potesse essere finita la dentiera inferiore, così hanno eseguito una scansione sul paziente anziano. Una telecamera è stata inserita nel sistema digestivo inferiore della donna, dove è stata scoperta la dentiera nello stomaco.
Successivamente, l’endoscopio è stato rimosso e reinserito con una protezione del cappuccio per corpi estranei attaccata alla punta. Dopo diversi tentativi falliti, i medici sono stati in grado di posizionare la protezione del cappuccio sopra la dentiera e afferrarla con una pinza a denti di topo, rimuovendo il corpo estraneo dallo stomaco della donna. La procedura è durata poco più di due ore e al paziente è stato permesso di tornare a casa il giorno successivo.
Gli esperti del Southwestern Medical Center dell’Università del Texas a Dallas hanno affermato che non ci sono stati danni significativi causati dalla rimozione della dentiera. Il team medico ha scritto: “La dentiera è in realtà uno degli oggetti più comunemente ingeriti dagli adulti. Altri oggetti includono ossa di pollo o pesce e gioielli”.
Le condizioni l’hanno resa meno consapevole del corpo estraneo
I medici hanno aggiunto che la storia della donna, caratterizzata da demenza, ictus e linfoma del sistema nervoso centrale, l’ha resa meno consapevole del corpo estraneo che le è passato nello stomaco. Pertanto, non ha avuto alcun sintomo correlato, come dolore addominale, difficoltà di deglutizione o nausea.
“Il fenomeno dell’ingestione di corpi estranei è un pericolo poco riconosciuto negli adulti, specialmente negli anziani, e può portare a una significativa morbilità e persino alla mortalità”, ha affermato il team medico. “Uno studio precedente ha stimato che 1.500 individui negli Stati Uniti muoiono ogni anno a causa di questo problema”.
Secondo uno studio separato, il recupero endoscopico è richiesto in circa il 20% dei casi negli adulti e la chirurgia d’urgenza è necessaria in un altro 1% dei casi.
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