Il capo della Dda di Napoli Giuseppe Borrelli su Gomorra
Entrata a gamba tesa quella di Giuseppe Borrelli, procuratore aggiunto antimafia a capo della Dda di Napoli, nei confronti di Gomorra e videogiochi come “Mafia”. Borrelli alle domande degli studenti nel corso dell’incontro a Bologna dal titolo “Come le mafie persuadono i giovani” ha dichiarato: “La rappresentazione del crimine organizzato che viene data in ‘Gomorra’ è una rappresentazione folcloristica”.
Nel mirino finiscono dunque videogiochi e fiction, in particolare, su quella di Saviano, il procuratore ha aggiunto: “‘Gomorra’ è sufficiente a spiegare il fenomeno, o è una rappresentazione tranquillizzante che limita la nostra percezione del fenomeno mafioso? La camorra è solamente traffico di droga, omicidi ed estorsioni, o invece quelle rappresentate sono le azioni di una camorra passata che in realtà si evolve e che non vuole essere vista e nemmeno raccontata?”.
“La camorra – ha spiegato Borrelli – dovrebbe essere rappresentata per quello che è: ha fatto un salto profondo rispetto a dieci anni fa, non c’è più un rapporto di contiguità con la parte politica dell’amministrazione, oggi esprime propri rappresentanti in regioni, province e comuni. Fornire quel tipo di rappresentazione ha in sé l’elemento della pericolosità di distogliere da questa nuova configurazione della camorra”.
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