Giampiero Mughini a processo: l’opiniosta juventino rinviato a giudizio per le parole su Desirée Mariottini. I fatti risalgono a ottobre del 2018, quando Giampiero Mughini, ospite di Domenica In, nel momento della trasmissione dedicato al talk, ha parlato dell’omicidio di Desirée Mariottini, la sedicenne morta in un giaciglio dopo essere stata drogata, stuprata e abbandonata. In quella occasione Mughini etichettò la ragazza come una «predestinata» che «si drogava. Ed era nata e cresciuta in un reame di droga, dove non puoi trovare carmelitani scalzi. Era predestinata perché con una vita così e una famiglia così difficilmente avrebbe potuto fare una fine diversa».
Il pesante giudizio sui genitori di Desirèe, indicati dallo scrittore 81enne come responsabili, tanto da considerare la vita della sedicenne già segnata dalla nascita. Ebbene, per queste sue opinioni sul papà e la mamma della ragazza, Mughini è stato rinviato a giudizio con l’accusa di calunnia. La valutazione espressa dieci giorni dopo quella tragedia, è finita al centro di una denuncia che a distanza di oltre 4 anni porterà l’opiniosta televisivo a processo il 31 ottobre. La madre della ragazza, Barbara Mariottini, aveva infatti denunciato Mughini. Desirèe viveva con lei e con i nonni materni. Quelle opinioni, secondo la madre di Desirèe, travalicano il diritto di critica.
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