Luca Bizzarri: “Calenda con me si è comportato da 16enne. C’è una differenza tra destra e sinistra. E sulla fidanzata…”. Luca Bizzarri su Calenda, gli schieramenti politici in Italia, la fidanzata che cerca ancora e non solo, il comico genovese, 52 anni, a tutto tondo in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
«Lol? Mai visto. Quando una cosa è di grande successo noi genovesi ne stiamo lontanissimi» […] «Quando mi hanno chiesto di partecipare sono andato a vederlo e sono morto dal ridere. Mi sono convinto subito».
Tra i concorrenti c’è anche Paolo Kessisoglu, suo compagno di fatto: ma questa volta sarete uno contro l’altro…
«È anche questo aspetto risulta essere divertente. Abbiamo calcolato di fare delle cose insieme mentre ognuno si è preparato dei pezzi all’insaputa dell’altro, ma dopo 25 anni di carriera insieme eravamo entrambi terrorizzati: per ognuno di noi due è più facile far ridere l’altro perché conosciamo i nostri reciproci punti deboli. La sera prima di registrare Lol siamo andati a cena fuori e davanti a una bottiglia di vino, o forse due, ci siamo confessati come avremmo provato a farci ridere».
[…] Lei & Paolo, Crozza: la satira politica gira intorno a pochissimi nomi…
«La satira politica in tv ormai è poca roba: è anche vero che nella tv generalista, tra Rai e Mediaset, a forza di mettere paletti non trovi più spazio. Ognuno mette il suo e quindi diventa tutto molto complicato».
[…] Le hanno dato del fascista, ma anche del comunista, copre tutto l’arco parlamentare degli insulti…
«È vero, ma succede molto più a destra che a sinistra, però. La grande differenza tra destra e sinistra è che la sinistra ride quasi esclusivamente di se stessa mentre la destra non ne è capace. Credo dipenda dal fatto che non ci sono — non dico comici — ma anche rappresentanti di destra che prendono in giro i loro capisaldi, che rimangono patrimoni intoccabili. E questo essere così aziendalisti è l’aspetto che forse gli fa vincere le elezioni».
A destra quindi hanno meno dubbi?
«Sì, anche se non capisco se il capo è visto come un generale in battaglia che tutti seguono, o se è considerato come il megadirettore di Fantozzi… forse più la seconda».
Luca Bizzarri: “Calenda con me si è comportato da 16enne”
Il politicamente corretto la condiziona?
«Un po’ sì: è brutto che non si possano fare più le battute grevi. A diMartedì ne avevo una sulla Schlein che mi faceva tanto ridere, solo che era greve… Ho pensato: ma perché mi devo far rompere le scatole per una battuta? L’ho tolta, anche se con una certa disperazione. Un vero peccato… Senza dimenticare l’ipocrisia enorme che ci circonda: se la stessa battuta l’avessi fatta sulla Santanché nessuno avrebbe detto nulla».
Però su Twitter se le va a cercare le grane, si diverte a polemizzare con tutti…
«Twitter è un serbatoio inesauribile di cazzate, è il letame da cui nascono i fiori, da lì trovo tanti spunti per la satira. E poi mi fa morire dal ridere vedere la gente che si agita. Un giorno mi è arrivato a casa un sacchetto di patatine fatte con la farina di grillo, ho postato la foto per vedere tutti gli utenti in fibrillazione: è come mettere i piedi su un formicaio… Mi diverte molto e allo stesso tempo mi fa scendere un velo di tristezza. Perché dovrebbero essere più intelligenti di me, ma non lo sono…».
[…] Con Calenda dialogavate spesso, lui le aveva anche affidato il suo profilo per un giorno. Poi cosa è successo?
«Si è dimostrato il politico più incazzoso. Ora non mi segue più. Non è più mio amico, si è comportato come fanno i 16enni. Però ho ancora la password del suo profilo, potrei entrare e ri-seguirmi, ma non lo faccio».
Il più furbo?
«Salvini. Si è limitato a qualche attacco di sguincio, ma ha capito che non gli conviene, difficilmente risponde».
Il più sportivo?
«Renzi, gli puoi dire di tutto».
Gli altri?
«Quando inciampo in gente tipo il leghista Borghi non riesco a tenere le dita ferme… Poi ci sono tanti fessi. Soprattutto quelli che ti rispondono pubblicamente perché si buttano in un terreno che non è il loro».
[…] La ricerca su Google che fanno di più su di lei riguarda «la fidanzata».
«Che continuino a cercare».
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