Ossessionato dal crime? C’è una ragione biologica per la tua morbosa curiosità: lo studio. Chi è ossessionato dl crime deve sapere che c’è una ragione biologica dietro. Le serie e i documentari sui noti serial killer sono diventati molto popolari negli ultimi anni e, secondo gli esperti, guardare questi spettacoli è il nostro modo di prepararci a situazioni simili nel mondo reale.
Tali contenuti “possono avere una componente di apprendimento o almeno una componente di apprendimento percepita”, ha affermato Coltan Scrivner, ricercatore presso il Recreational Fear Lab della Danimarca. Scrivner ha anche spiegato che questo fascino è probabilmente iniziato circa 300mila anni fa, quando gli esseri umani hanno iniziato a usare il linguaggio e ad impegnarsi in un’aggressione proattiva invece che reattiva.
Queste nozioni coincidono con un nuovo sondaggio effettuato su 2mila appassionati di crime auto-segnalati, che ha rilevato come il 76% ritiene che il consumo di contenuti sul vero crimine li aiuti a evitare situazioni simili che accadono loro. Questo però rappresenta un problema “per le persone perché, con un’aggressione proattiva, è difficile stabilire chi sta tramando per farti del male”, ha detto Scrivner.
Secondo l’esperto “ciò esercita una pressione selettiva sulle nostre menti per imparare a cercare informazioni su persone potenzialmente pericolose. Il crime può avere una componente di apprendimento, o almeno una componente di apprendimento percepita. Riteniamo di essere più preparati in questo tipo di situazioni. Quindi, se dovesse verificarsi questa situazione pericolosa, ti senti un po’ più preparato e sai cosa dovresti o non dovresti fare”.
Ma chi pensa che gli appassionati di crime che possano avere maggiori probabilità di commettere loro stessi crimini violenti, si sbaglia. Scrivener, infatti, non vede una connessione. “C’è una differenza tra essere desensibilizzati alla visione di questi contenuti, e diventare un serial killer. Basti pensare ai fruitori di videogiochi violenti. I bambini che vi hanno giocato negli ultimi 20 anni non sono diventati dei criminali”, aggiunge l’esperto.
Tuttavia, i dati della ricerca di OnePoll mostrano che gli esseri umani sono ancora ossessionati da queste storie selvagge, ma vere. Il sondaggio ha rilevato che l’intervistato medio guarda almeno 5 programmi di questo genere ogni mese. Dai dati emerge inoltre che il 44% degli intervistati ammette di avere un serial killer “preferito” e il 67% sarebbe entusiasta dell’opportunità di chattare con uno di essi.
Il 71% degli intervistati ammette anche di sentirsi meno degni di fiducia da parte delle altre persone a causa della quantità di contenuti di vero crimine che guardano. “Potrebbe avere alcuni effetti psicologici, ma è molto improbabile”, conclude l’esperto.
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