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Spettacolo

Amadeus: “Cast super a Sanremo? I big accettano per un motivo. Chi vince? Se dovessi scommettere avrei delle difficoltà”

Amadeus: “Cast super a Sanremo? I big accettano per un motivo. Chi vince? Se dovessi scommettere avrei delle difficoltà”. Amadeus e il cast super a Sanremo, il conduttore rivela alcuni retroscena sulla 73esima edizione della kermesse, al via da 7 febbraio 2023, in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] manca poco più di un mese al tuo quarto Festival. Che ha un cast incredibile: gente che canta negli stadi, giovani primi in classifica, grandi artisti che il Festival l’hanno vinto, giovanissimi che sono già delle star di Internet.
«Nel cast c’è tutta la mia idea di Festival. Se sono riuscito a convincere tanti grandi nomi a partecipare in gara è perché negli anni scorsi forse abbiamo fatto un buon lavoro. Tutto parte dal fatto che era necessario far capire che il Festival era veramente cambiato».

Nei tuoi precedenti Festival hai fatto la rivoluzione.
«Oggi mantengo la rivoluzione, ma non per fare il rivoluzionario, bensì per essere contemporaneo. Un concetto che volevo far passare fin dal primo anno, e ora ci sono riuscito grazie alla collaborazione dei cantanti, è la centralità della gara: è la forza del Festival, partecipare come ospiti non dà la stessa luce. Si parla di chi è in gara dal giorno in cui annuncio i cantanti fino alla fine del Festival. Gli ospiti passano, hanno il loro momento, ma la gara è molto più importante per gli stessi cantanti. Sai una cosa? Quando sono arrivato a Sanremo la prima volta la gente per strada mi chiedeva: chi saranno gli ospiti? In pochi mi chiedevano chi fossero i cantanti in gara».

La storia di Sanremo dice che devi puntare sui giovani e i big devono essere in gara. Quest’anno hai addirittura portato ben sei giovani in competizione con i big.
«Vedi, succede come nel calcio: ci sono campioni nati nel 2001 che giocano la finale dei Mondiali, penso che il Festival debba fare la stessa cosa. Pur essendo fondamentale una quota imprescindibile di big, devo puntare fortemente sui giovani. Infatti non ho aumentato il numero dei cantanti già affermati, ma quello di chi partecipava a Sanremo Giovani. Ne sono stati scelti sei, ma almeno altri due o tre meritavano di partecipare al Festival».

Amadeus: “Cast super a Sanremo? I big accettano per un motivo”

[…] Domanda secca: chi vince il Festival?
«Ah, boh. Quest’anno se dovessi scommettere avrei delle difficoltà, il pronostico è difficilissimo. Sono tutte delle belle canzoni, ben scritte sia dal punto di vista della musica sia da quello dei testi. Sono testi in cui si parla sempre o quasi d’amore, ma in molte sfaccettature diverse, l’amore felice, quello perduto… E ora che ho finalmente chiuso il cast, continuo ad ascoltarle in macchina, non mi stanco mai».

Quante canzoni hai ascoltato per arrivare alle fatidiche 28?
«Circa 1.200. Di cui 500 dei big. Lo scorso anno erano 300 e un giorno ho detto ai miei collaboratori: “Mamma mia, queste 300 canzoni sembrano non finire più”. E loro: “Per forza. Non sono 300, sono 500!”».

Come fai a ricordartele tutte e a scegliere?
«Mi appunto delle cose sul mio quadernone, alcuni brani li sento per più giorni di seguito, altri li “lascio riposare” dieci giorni e poi li riascolto. Il mio metodo è arrivare a 50/60 canzoni e poi fare la scelta finale».

Tra le canzoni ce ne sono alcune scritte da grandi artisti che però non partecipano.
«Damiano dei Måneskin mi aveva mandato tempo fa la sua canzone che ha scritto apposta per Mara Sattei. E Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari ha scritto quella di Leo Gassmann».

Amadeus: “Chi vince Sanremo? Se dovessi scommettere avrei delle difficoltà”

[…] Parliamo dello show: anche qui, se non stupisci non sei Amadeus. La scelta di Gianni Morandi come conduttore al tuo fianco, per esempio.
«Mi annoio a fare sempre le stesse cose. E parto dall’obiettivo di offrire un grande spettacolo. Non conta la mia affermazione personale, conta che uno spettacolo funzioni. Come quei giocatori che gioiscono non se fanno gol, ma se lo fanno fare alla squadra».

Com’è nata l’idea di Gianni Morandi presentatore?
«Abbiamo passato insieme il Capodanno del lockdown, poi l’anno scorso è venuto a Sanremo in gara. Abbiamo un rapporto personale molto bello ed è una delle persone più amate che abbia mai visto nella mia vita: gli vogliono bene tutti, dai bambini alle nonne».

[…] Mancano ancora due conduttrici, oltre a quelle già note, cioè Chiara Ferragni e Francesca Fagnani.
«Le annuncerò entro Capodanno, per decidere serve un lampo che mi appassioni. Mi deve scattare qualcosa dentro».

Com’è davvero Chiara Ferragni?
«Chiara è una ragazza entusiasta e disponibile a mettersi in gioco in un lavoro che non è il suo. Affronta Sanremo da grande professionista, ma anche con la voglia di divertirsi».

E Francesca Fagnani sarà cattiva come nel suo programma tv “Belve”?
«Magari nel programma appare come una… belva, invece è gentile e carina, il nostro incontro è stato bello. Per capire veramente una persona bisogna incontrarla».

Apriamo il capitolo ospiti: Fiorello?
«Fiorello a oggi non c’è, ma con lui non si sa mai che cosa può succedere…».

[…] Ci saranno solo ospiti italiani?
«No, sto pensando anche a un paio di ospiti stranieri».

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