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Spettacolo Televisione

Fiorello: “Polemica con giornalisti Rai? Un aspetto è stato poco elegante. Mai più varietà serali per un motivo”

Fiorello: “Polemica con giornalisti Rai? Un aspetto è stato poco elegante. Mai più varietà serali per un motivo”. Fiorello e la polemica con giornalisti Rai, il conduttore siciliano, 62 anni, parla del suo varietà “Viva Rai2!” In onda dal 5 dicembre in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] a che ora metti la sveglia per andare in onda alle 7?
«Veramente sono io che sveglio la sveglia: alle 5 e 20. Sono molto mattiniero, tu prova a parlare con me alle 4 del mattino, sono imbattibile!».

Ma a che ora vai a dormire?
«Molto presto. E questo è il motivo per cui non faccio più i varietà in prima serata: mi addormenterei durante la sigla d’apertura. Ronf!».

Dunque dal 5 dicembre parte il programma vero e proprio dopo una ventina di puntate-pilota…
«Sì, finora ci sono state delle “prove di risveglio” del pubblico. E dico con orgoglio che su RaiPlay siamo il programma più visto (in sottofondo scattano gli applausi degli autori, ndr). Ma io sono lo stesso un po’ preoccupato».

Vabbe’, Fiorello preoccupato per un programma, dai, non ci credo…
«In realtà sono timoroso per tutto ciò che riguarda questo mestiere. Per esempio: se “Aspettando Viva Rai2!” si rivelasse più divertente del programma che… aspettiamo? Perché qui fai e dici, sbrodoli allegramente, mentre nel programma ufficiale potrebbe capitare di essere meno divertenti. Un po’ come quando hai delle scarpe nuove. Sono bellissime, ma con le vecchie ci stavi bene. Penso che quando saremo su Rai2 avremo bisogno di una decina di puntate per carburare. Quindi aspettate a giudicarci, dateci tempo. State calmi, anche perché le puntate che faremo sono 115!».

Fiorello: “Mai più varietà serali per un motivo”

[…] cosa cambierà rispetto a quello che stiamo vedendo ora?
«Avremo una regia vera, immagini più belle e Roberto Sergio, il direttore di Radio Rai, ci ha messo a disposizione tutta via Asiago, che ospita gli studi storici della Rai, dove monteremo il nostro “glass”, lo studio all’aperto. Tutto il quartiere verrà coinvolto: ho già visto che ci sono bar, una salumeria, i Vigili del fuoco. E metteremo anche un videobox, te lo ricordi?, quello dove chiunque poteva entrare e registrare un videomessaggio. Sarà a disposizione del pubblico e i video più divertenti li manderemo in onda nel programma».

Ci sarà Fabrizio Biggio. L’hai scelto perché vi assomigliate un po’?
«Sai come è nata la nostra collaborazione? Nel 2019 facevo “Viva RaiPlay!” da via Asiago, un giorno vedo Biggio che entra negli studi della Rai, lo chiamo, lui viene nel “glass”, si siede accanto a me e da allora… non si è più alzato».

Biggio è fenomenale.
«È bravissimo. E ha una grande qualità: è una brava persona».

[…] Quindi tu a Sanremo non ci sarai.
«E come faccio? Sarò fisso in via Asiago».

Fiorello: “Polemica con giornalisti Rai? Un aspetto è stato poco elegante”

[…] Prima ancora del programma sono cominciate le polemiche. I giornalisti del Tg1 non hanno voluto che tu facessi una rassegna stampa, sebbene alla tua maniera, prima del telegiornale del mattino.
«Era una polemica che non riguardava direttamente me. Se mi metto nei loro panni posso anche capire i giornalisti del Tg1, è normale che ognuno difenda i propri spazi. L’unica cosa che si poteva far meglio era il comunicato in cui si opponevano al mio programma, non era proprio elegante».

Rai2 invece non si è lasciata sfuggire la ghiottissima occasione di averti.
«Rai2 è la rete giovane della Rai, la rete dove sono stati trasmessi i primi episodi di Montalbano, che ha lanciato “X Factor” e che è la casa dei mitici programmi di Renzo Arbore, da “L’altra domenica” a “Quelli della notte” e a “Indietro tutta!”. Sono felicissimo di esserci, dateci tempo e se facciamo tutto con uno spirito di gruppo potremo andare lontano».

[…] Quindi tu sarai il primo a dare le notizie la mattina.
«Sì, vorrei che lo spirito della trasmissione fosse lo stesso di “Aspettando Viva Rai2!”, con un tono allegro e divertente. Daremo le notizie in totale libertà. Se ci sono i Mondiali in Qatar e mi va di dire che la Rai ha speso 200 milioni per un torneo senza l’Italia, lo dico, come in effetti ho fatto. Colpiamo dove ci diverte colpire. L’importante è mantenere uno spirito scherzoso, fare tutto senza astio e cattiveria, perché ce n’è già troppa in giro. Ti faccio un esempio: agli inizi su Twitter nessuno insultava nessuno e commentare dal divano le cose che vedevo in televisione mi divertiva, così come mi divertiva leggere i commenti degli altri. Ora ci sono gli “odiatori”, gli haters, che hanno rovinato tutto. Coi social puoi fare del bene, mentre l’odio non porta mai da nessuna parte».

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