Sindrome da rientro dalle vacanze: un fattore incide su aumento peso e crea squilibrio ormonale. I chili presi durante le vacanze possono rendere più difficile superare la sindrome da rientro. Questo perché un aumento di peso, anche se lieve, può creare uno squilibrio ormonale che, a sua volta, può peggiorarne i sintomi, allungandone di fatto la durata. Ne ha parlato Annamaria Colao, presidente della Società Italiana di Endocrinologia e ordinario di Endocrinologia all’università Federico II di Napoli.
“Se l’effetto benefico delle vacanze sembra sparire in fretta, il ripristino della routine per circa la metà degli italiani, soprattutto donne, si associa a stress e preoccupazioni. È la cosiddetta sindrome da rientro, non una patologia che troviamo sui manuali di medicina, ma a tutti gli effetti una condizione reale che molti sperimentano dopo un periodo più o meno lungo di vacanza soprattutto d’estate”.
Si tratta di una risposta psico-fisica, caratterizzata da ansia, insonnia, irritabilità e stanchezza, che si prova al ritorno a una normalità diversa da quella rilassante e spensierata della vacanza. La buona notizia è che il nostro organismo può essere aiutato a superare più velocemente gli effetti della sindrome da rientro, seguendo qualche piccolo accorgimento. Di seguito il decalogo salva-energie riportato da Ansa.
Sindrome da rientro dalle vacanze: il decalogo salva-energie
Dormire a sufficienza, almeno sette ore per notte, cercando di mantenere un ritmo regolare degli orari di sonno e veglia
Ridurre gli zuccheri semplici nella dieta dando la preferenza a un’alimentazione composta principalmente da frutta, verdura, cereali integrali e legumi
Bere in abbondanza: una corretta idratazione è indispensabile per un buon funzionamento di tutto l’organismo e anche del cervello, che altrimenti si stanca più facilmente
Muoversi un po’ ogni giorno, meglio ancora se all’aperto, dando la preferenza a esercizio aerobico di moderata intensità come camminata veloce, corsa, bicicletta o nuoto
Recuperare la capacità di rilassarsi, ritagliarsi ogni giorno un momento di pausa dagli impegni per ridurre lo stress e impedire che diventi cronico
Coltivare le relazioni con gli altri, perché le emozioni positive dal rapporto con familiari e amici migliorano l’umore e fanno sentire più pieni di energia
Riposare e recuperare un po’ di sonno durante il giorno o nel fine settimana
Esporsi il più possibile alla luce naturale, per esempio facendo una passeggiata al mattino o nella pausa pranzo, per sfruttare il potere rinvigorente del sole
Assecondare le fluttuazioni ormonali del ciclo mestruale e, seguire le regole anti-stanchezza con maggiore attenzione nella seconda fase del ciclo
Se la stanchezza diventa cronica e pregiudica le giornate, chiedere consiglio al medico per capire se sia necessario sottoporsi a qualche controllo, per esempio il dosaggio degli ormoni tiroidei.
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