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Russia, hacker inviano centinaia di taxi a Putin: Mosca bloccata per ore

Russia, hacker inviano centinaia di taxi a Putin: Mosca bloccata per ore. È successo nella mattinata di ieri, giovedì 1 settembre, a Mosca. La capitale russa è stata improvvisamente invasa da centinaia di taxi dopo che un’app di prenotazioni è stata violata dagli hacker. Le auto sono arrivate alla spicciolata tutte allo stesso indirizzo, provocando enormi ingorghi nel centro della città.

Yandex Taxi, un’app russa simile a Uber che consente agli utenti di ordinare i taxi per raggiungere la loro posizione, sarebbe stata violata. La società ha poi confermato l’incidente in una dichiarazione. “La mattina del 1 settembre, Yandex Taxi ha riscontrato un tentativo da parte di aggressori di interrompere il servizio: diverse dozzine di conducenti hanno ricevuto ordini nella regione di Fili”, ha affermato la società in una dichiarazione a Forbes.ru e ripresa dal Daily Mail.

Centinaia di taxi sono arrivati fino alla Kutuzovsky di Mosca, una strada principale che corre da est a ovest e conduce al centro della capitale russa. Grazie alle sue otto-dieci corsie, la Kutuzovsky Prospekt si è raramente inceppata. Tuttavia, i conducenti hanno trascorso circa 40 minuti nel traffico a causa delle false richieste. Gli ingorghi hanno avuto ripercussioni su tutte le altre strade della città per ore.

Russia, hacker inviano centinaia di taxi a Putin e bloccano Mosca

La compagnia ha affermato che il suo dipartimento di sicurezza “ha immediatamente interrotto i tentativi di ordinare artificialmente i taxi”. Tuttavia, questo non è stato sufficiente per fermare la situazione. ”I conducenti hanno comunque trascorso circa 40 minuti negli ingorghi a causa di ordini falsi. La questione del risarcimento sarà risolta nel prossimo futuro”, ha affermato la società.

Alcuni filmati giunti da Mosca mostrano lo stallo. Il video dall’interno di uno dei taxi mostra dozzine di auto gialle che si muovono a malapena, tutte puntate nella stessa direzione. La persona che registrava il video ha quindi mostrato lo schermo del suo telefono, che mostrava un indirizzo sulla Prospettiva Kutuzovsky.

Nessun gruppo finora ha rivendicato l’hackeraggio ma l’episodio, l’ennesimo, è avvenuto mentre le forze di Vladimir Putin continuano la loro invasione della vicina Ucraina. Oltre ai combattimenti sul campo, infatti, è in atto anchw una guerra informatica, condotta dai rispettivi fronti. La Russia è da tempo sospettata di essere legata agli attacchi informatici contro altre nazioni considerate ostili. Un esempio recente ha visto hacker pro-Cremlino prendere di mira il governo lettone dopo che il paese ha dichiarato la Russia sponsor del terrorismo.

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