A due anni sa leggere e parlare: bimba prodigio entra nel Mensa ed già record. Si chiama Isla McNabb, ha da poco compiuto due anni e sa già parlare e leggere. La bambina prodigio è la protagonista di alcuni video postati dalla mamma Amanda su TikTok in cui si vede mentre legge dei cartellini come se fosse un gioco.
«Ha mostrato un’affinità per l’alfabeto. Ha iniziato a scandire le diverse lettere, poi è passata alle parole», ha spiegato il padre Jason al sito Cincinnati.com. Poi la psichiatra dell’asilo ha consigliato ad Amanda e Jason di farle fare un test del QI: il risultato? La piccola è risultata al 99esimo percentile per la sua fascia d’età (quindi con uno sviluppo di molto superiore alla media dei suoi coetanei).
Per questo motivo la bimba è stata invitata a far parte del Mensa, il club americano delle super menti con un quoziente d’intelligenza superiore alla media. Quarta figlia della coppia, i due genitori hanno notato fin da subito la sua particolare intelligenza.
«Quando l’abbiamo portata a casa dall’ospedale, ci siamo accorti che mentre guardavamo la tv, anche lei fissava lo schermo con attenzione, non come gli altri bambini. Era concentrata su ciò che stava vedendo», racconta ancora il padre Jason. Ed è già record, perché Isla è il membro più giovane del Mensa, dato che nessun altro ha mai avuto accesso al club a questa età.
A due anni sa leggere e parlare: bimba prodigio entra nel Mensa
Il dottor Edward Amend è stato lo psicologo che ha testato l’intelligenza della bambina, dopo aver sentito i racconti delle sue abilità nella lettura e con le parole. Normalmente lo specialista è abituato a trattare con bambini sotto i 4 anni, che in qualche giorno riescono a dare feedback.
Per Isla sono stati sufficienti due giorni. I risultati sono stati impressionanti: la bambina è risultata “superiore” in tutte le categorie e “molto superiore” in quella sulla conoscenza. La sua diagnosi è “iperlessia”, ovvero una capacità sopra la media di riuscire a leggere e scrivere.
Una volta riscontrato il punteggio, Jason e Amanda hanno contattato l’organizzazione Mensa, che dopo aver ricevuto i documenti ha subito accettato la piccola tra i suoi membri. Charles Brown, direttore marketing e comunicazione di Mensa, ha confermato che si tratta della più giovane del gruppo. «Non avrei creduto a tutto questo se non fosse successo a me. Vedi quelle storie di bambini che giocano a scacchi a 3 anni o imparano la tavola periodica o i nomi di tutti i presidenti. La gente continua a chiedersi se le insegneremo queste cose, ma no. Non le interessa».
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