Elodie: “Giorgia Meloni? La vedo molto arrabbiata e mi dispiace per lei, soprattutto per un motivo”. Elodie su Giorgia Meloni e non solo, la cantante romana, 32 anni, parla a cuore aperto di diritti in una intervista a ‘7’ de ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Che emozione le ha lasciato il Pride di Roma?
«Il senso di comunità, di comunione, di famiglia. C’era mia nonna, mia mamma, mia sorella e la compagna. Quando siamo partite dal Qube per arrivare a piazza della Repubblica, la prima tappa delle 4, mi sono commossa. Nella vita non ti immagini di finire in determinati posti con determinate persone. Penso a me da piccola, al fatto che sì volevo cantare, e ci sono riuscita. Ma come persona, come essere umano, avrei voluto essere quella che sono, che sa stare dalla parte giusta».
[…] Sua sorella, Fey, prima di fare coming out, temeva di non essere capita, soffriva i pregiudizi, temeva anche il suo di pregiudizio?
«Da noi i pregiudizi erano fuori da casa, dentro non ci sono mai stati, siamo state fortunate in questo, c’è stata grande libertà di espressione».
Elodie: “Giorgia Meloni? I diritti sono per tutti”
E a scuola? O nel quartiere? In certe periferie non c’è spazio per il politicamente corretto.
«Ecco cosa mi stupisce: se sei un emarginato, un dislocato, uno discriminato in quanto nero se sei nero o una discriminata in quanto donna se sei donna, dovresti essere orgoglioso di stare vicino agli altri discriminati: chi subisce un pregiudizio dovrebbe essere più sensibile. E invece no, mette su difese su difese e combatte il pregiudizio che subisce con altri pregiudizi sugli altri. Magari la sensibilità c’è, ma è nascosta da queste corazze; anche io ce l’ho avuta la corazza, facevo finta di niente, anche mia sorella. Ma è un peccato».
La destra conservatrice può pescare in questo disagio. Lasciamo stare il solito Matteo Salvini. Prendiamo Giorgia Meloni: di recente, in Spagna, ha attaccato la lobby Lgbt in difesa della famiglia naturale…
«Vedo una donna molto arrabbiata, mi dispiace per lei, non dovrebbero esserci queste distinzioni, e mi spiace ci siano persone che le fanno. Famiglie di serie A, serie B, serie Z… I diritti sono per tutti e poi bisogna capire come vivere bene, in società, assieme. C’è troppa rabbia in queste persone. Io pure sono arrabbiata, ma vado in terapia e non la sfogo sugli altri. Solo che devi essere cosciente di questo problema con la rabbia».
Elodie: “Giorgia Meloni? La vedo molto arrabbiata”
In passato ho letto che non si era trovata bene con la psicoterapia, che era come una setta… Ha cambiato idea sulla terapia? O terapista?
«Prima seguivo un metodo un po’ aggressivo, che creava dipendenza con il terapista e non credo vada bene: con la co-dipendenza non risolvi niente. Il metodo che sto usando adesso è l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ndr), che insegna ad affrontare i traumi, soprattutto infantili, secondo il principio della convivenza e non dell’eliminazione. Nelle sedute non ci sono i classici lettini e le lunghe chiacchiere, il paziente rivive fisicamente il trauma, il dolore fisico grazie a stimolazioni sonore e non solo».
[…] Con il divorzio dei vostri genitori, i problemi che c’erano in famiglia, lei e sua sorella siete praticamente cresciute da sole. Lei ha detto che «non si è mai sentita figlia».
«Non è che non mi sono mai sentita figlia. Ma a un certo punto ho detto vabbè, io sono figlia mia, padrona della mia vita. Non mi sono più sentita figlia. Ovviamente ho un legame con la mia famiglia, a volte la amo di più a volte di meno, è la normalità. Diciamo che è vero che non mi sento figlia, ma mi sento tanto frutto loro. Non li vorrei diversi da quello che sono perché sarei diversa io. Su certe cose mi viene da rimproverarli e su altre mi viene da dirgli bravi».
Per cosa li rimprovera? E per cosa li ringrazia?
«Sono stati molto onesti e molto egoisti».
[…] Tra i suoi grandi crucci, c’è il non aver dato l’esame di maturità, ricorda quel momento?
«Che follia, era maggio, a un mese dall’esame mi ritiro, con giustificazioni stupide, tipo: non ho bisogno di farmi giudicare, inizierò a lavorare… In realtà avevo paura del rifiuto, di non essere all’altezza, di esser bocciata. Bisogna lavorare sulla paura del rifiuto. L’insuccesso fa parte dell’impegno, senza impegno non c’è successo e allora bisogna accettare che il fallimento fa parte del successo».
Elodie: “Marracash? Per il momento è complicato”
[…] A Lecce si manteneva come cameriera e poi cubista, il mestiere che da piccola rinfacciava a sua madre. Poi in un locale incontra Mauro Tre, che la riavvicinerà alla musica, da cui si era allontanata, anche per alcuni insuccessi alle selezioni di X Factor.
«Ricordo che non cantavo da anni, ero in questo locale a Lecce, a fine serata non c’era nessuno, stavano facendo una jam session e ho detto quasi quasi mi faccio una cantata, la canzone credo che fosse Ain’t no sunshine e lui mi dice sei pazza, cantiamo insieme, conosci il jazz? E io no… e poi da lì mi sono infarinata di musica, sono stata a casa sua, lui suonava il piano, io cantavo, ho iniziato a scoprire cose nuove, anche la mia voce, che prima non mi piaceva, in quell’abito jazz mi piaceva. È stato il mio primo amore anche per la mia voce. È stato un bel momento con Mauro. Che è stato un padre e un maestro».
[…] Nel video del 2021 di Crazy love con Marracash vi sfidate a scherma fino all’ultimo sangue. L’epilogo reale però non è stato così violento…
«Come ha detto lui di recente, ci vogliamo molto bene, abbiamo un rapporto non convenzionale, che esiste, è molto forte, complesso».
State trasformando l’amore in amicizia?
«Per il momento è complicato. Io in questo momento provo tanto amore e non mi interessa come poi si trasformerà, ma so di esserne più cosciente. Quando le cose sono difficili, sono cose per gli adulti. Certe volte scappi, ma io l’ho già fatto nella mia vita, questa volta ho deciso che voglio essere adulta e fare quello che veramente sento e non quello che è più semplice».
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