Rappresentante di Lista: “Palermo casa nostra. Abbiamo vissuto uno stereotipo dopo il successo”. La Rappresentante di Lista su Palermo e non solo, Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina parlano del successo arrivato dopo gli ultimo due brani in una intervista a ‘La Stampa’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Nell’ultima intervista il focus era vivere in una perenne distopia.
Dario. «Abbiamo visto la fine distopica non solo a Sanremo ma nel resto del mondo. Nello stesso periodo in cui scrivevamo Ciao Ciao, a ottobre dell’anno scorso, avevamo già gettato le prime basi per Diva. Sono in fondo sorelle, anche se è difficile dire in cosa si somigliano. Forse l’attitudine ad affrontare temi complessi con un ritmo leggero, anche una melodia travolgente può portare quel magone allo stomaco».
Quando parliamo di divismo e successo cosa lasciamo in ombra?
Dario. «Abbiamo vissuto anche noi dopo il successo di Ciao Ciao l’opinione degli altri secondo cui quando arrivi al successo hai tutto. Lo stereotipo secondo cui arrivare a un successo personale ti conduca all’apice della vita è erroneo, può essere vacuo se non c’è una consapevolezza del percorso fatto».
Rappresentante di Lista: “Palermo casa nostra”
Avete avvertito pressioni dopo Sanremo?
Veronica: «Personalmente no, noi dimostriamo, scriviamo delle nostre fragilità, è come se fosse un antidoto. Ci siamo però interessati al fallimento, abbiamo letto Spezzate. Perché ci piace quando le donne sbagliano di Jude Ellison Sady Doyle e il messaggio è che c’è spesso un vero massacro mediatico contro personaggi dello spettacolo, ha una grande risonanza online e offline. E’ lo specchio della scarsa empatia che si ha verso il dolore altrui».
[…] E per quanto riguarda i diritti civili? Perché è importante la mobilitazione attiva questo mese al Pride?
Dario: «E’ un momento incredibile di rivendicazione e di lotta, di libertà e rabbia condiviso non dalla comunità Lgbtq+. Il pride è riuscito negli anni a raccogliere e far confluire altre istanze importanti. Ha un grande potere ancora.. Se penso che, in campagna elettorale, ancora vengono ancora portati avanti attacchi alla community Lgbtq+ raccogliendo consensi quasi non ci credo. Al pari delle urla di giubilo quando è stato affossato il DDL Zan. C’è tanta tristezza nella classe politica».
A proposito di corpi che affollano le piazze, il corpo è stato da sempre al centro della vostra ricerca, ancor prima da attori che da musicisti
Veronica: «Dobbiamo riprenderci il corpo, i corpi sono vittime, in crisi continua, sottoposti al canone della bellezza attraversa tantissime epoche, ce lo portiamo dietro dai primi dipinti. Anche al lavoro il corpo è massacrato, soprattutto se sei donna, senti che devi essere performante, colmare sempre di più il vuoto causato dalla disparità di genere. Ed è una logica tossica» […]
Seguici anche su Facebook. Clicca qui
Aggiungi Commento